Lo ha sottolineato ieri mattina il sindaco Antonio Pasquini nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento che si svolgerà domenica 25 agosto L’assessore Brunella Franceschini: “Una manifestazione tra le eccellenze nazionali”
ALLUMIERE – “Il Palio non è solo la corsa dei somari ma è molto di più: è passione, è sofferenza, sacrificio, lavoro certosino per 365 giorni all’anno, senso di appartenenza; è composto da tre momenti imprescindibili e unici: la gara degli sbandieratori, il corteo storico che è una lezione di storia en plein air e la corsa dei somari”. Ad esprimersi così sono stati gli organizzatori del Palio di Allumiere visto che nel paese è iniziato il count down in vista del 55° Palio delle Contrade.
Ieri mattina, presso la Sala Nobile del Palazzo Camerale, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di questo grande evento che tiene impegnati tutti gli allumieraschi e i tanti che da ogni parte arriveranno ad Allumiere per assistere domenica 25 agosto al Palio.
A tenere la conferenza il sindaco Antonio Pasquini, gli assessori Brunella Franceschini (Cultura e Pari Opportunità) e Tiziana Cimaroli (Pubblica Istruzione), la presidente della Pro Loco Tiziana Franceschini, lo storico e creatore del Palio Riccardo Rinaldi e l’artista che ha dipinto il Cencio 2019 Maria Luisa Taranta.
Ad aprire l’incontro il sindaco Antonio Pasquini che ha ringraziato tutti quelli che per 365 giorni lavorano per il Palio e poi ha spiegato l’importanza di questa manifestazione e la voglia dell’amministrazione comunale di promuovere sempre più questo evento clou sottolineando che i maggiori protagonisti sono le Contrade. “A differenza degli altri anni, vogliamo puntare sulla comunicazione per far conoscere a tutti questa manifestazione eccezionale frutto del grande lavoro di un intero paese per tutto l’anno. Quasi tutti rinunciano alle ferie per lavorare per la propria Contrada”. Il primo cittadino ha poi evidenziato il grande ruolo della Pro Loco e il sostegno delle forze dell’ordine ed inoltre ha ringraziato Riccardo Rinaldi “che ha avuto l’idea e l’intuizione di creare il Palio ad Allumiere” ed ha poi elogiato il suo staff dei suoi assessori, cuori pulsanti dell’amministrazione” e ha evidenziato che “il motore di tutto sono le Contrade ringraziando i presidenti e tutti i vari contradaioli”.
Dopo il sindaco, ha preso la parola l’assessore Brunella Franceschini, grazie alla quale la manifestazione ha ricevuto il riconoscimento del Mibac per quanto riguarda il fondo unico per le Rievocazioni Storiche Nazionali. “L’obiettivo era di lavorare sulla promozione e valorizzazione dell’aspetto culturale. Siamo rientrati nei 70 progetti premiati dal Mibac a livello nazionale, un importante riconoscimento questo che incornicia il Palio di Allumiere fra le eccellenze nazionali. Un risultato molto importante poi anche sotto l’aspetto economico visto che aiuta la gestione e la riuscita dell’evento”. La Franceschini ha poi confessato di essersi posta l’obiettivo col suo assessorato “di promuovere e portare avanti l’aspetto culturale che c’è in questa manifestazione”.
Se il Palio in questi 55 anni è cresciuto sempre di più, lo si deve allo spirito di comunità e al volontariato dei tanti contradaioli, ma anche, come ha sottolineato la presidente della Pro loco Tiziana Franceschini: “grazie all’immenso attaccamento ai propri colori e a quella identità trasmessa di generazione in generazione”. La stessa presidente Franceschini ha poi evidenziato: “Il Palio in qualche maniera è stato l’ancora di salvezza del paese nel momento in cui hanno chiuso le miniere e ha rischiato di divenire un paese dormitorio, perché proprio grazie al Palio si è riusciti a mantenere una socialità molta profonda che ha creato dei legami anche intergenerazionali e le Contrade sono un esempio in quanto i ragazzi che entrano al loro interno imparano la vita di Contrada dalle persone più adulte e insieme a questa anche una scala di valori che rappresenta l’identità di Allumiere”.
L’assessore alla Pubblica Istruzione Tiziana Cimaroli ha posto l’attenzione sul: “discorso aggregante ed inclusivo che ha la manifestazione del Palio per tutta la comunità anche perché è un evento a 360°. E’ una kermesse che ha anche un valore pedagogico perché prima ancora delle batterie ci sono gli sbandieratori che per mesi si allenano con impegno e sacrificio; c’è il corteo storico alla cui base c’è un lavoro serio di indagine, ricerca e rielaborazione e ogni anno arricchiscono il corteo. Il Palio è quindi un contesto di apprendimento che mette in campo diverse competenze chiave di cittadinanza. Il Palio quindi non è la ‘’somarata’’ ma è un contesto di apprendimento a tutti gli effetti”.
Orgoglioso e soddisfatto il creatore del Palio Riccardo Rinaldi che, visibilmente commosso, ha ribadito la sua gioia nel vedere che la sua creatura è oggi l’evento clou che fa battere tanti cuori e per il quale tutti lavorano. “La mia gioia più grande è vedere che i giornalisti sono presenti e che parlano del Palio ancora oggi – ha evidenziato Rinaldi – ho creato il Palio convinto che avrebbe avuto successo ma vedere come è cresciuto fino ad oggi è un sogno che si è avverato oltre ogni aspettativa. Ringrazio il sindaco e la Pro Loco che mi vogliono sempre con loro e che mi ricordano sempre”.
Tanti i figuranti e gli sbandieratori di ognuna delle sei Contrade e i vari responsabili dei cortei storici hanno spiegato il grande lavoro che c’è dietro la realizzazione del corteo e dei vestiti e del grande lavoro di ricerca che porta poi a realizzare gli abiti curando i minimi particolari e ricreando spezzoni reali di vita allumierasca; tutti i responsabili hanno poi evidenziato l’importanza delle sarte che con le loro mani realizzano degli abiti vere e proprie opere d’arte.