Palla Ovale. Confidenza ed Analisi del Rugby Civitavecchia con Head Coach Mauro Tronca

Mauro ci siamo fermati, siamo ripartiti ed ora siamo fermi con il Rugby Civitavecchia dei seniores e delle giovanili, quale è il tuo stato d’animo come rugbista e come allenatore?

Mauro – E’ uno stato d’animo di frustrazione perché non riesci a dare continuità al tuo lavoro, ogni volta è uno stop and go. E’ difficile motivare i ragazzi in questo clima di incertezza ed anche di paura dato l’alto numero di contagi anche se i dati parlano di morti e terapie intensive bassi rispetto ai contagi, sicuramente un clima che condiziona l’attività sportiva.

Il Rugby è uno di quei sport, essendo di squadra, a soffrire di più con questa pandemia, quali le prospettive per fine Gennaio 2022?

Mauro – Penso e spero che se le condizioni vanno per il verso giusto a fine Febbraio riprenderemo a pieno le attività e parlo di partite giocate del Rugby Civitavecchia sempre che i contagi iniziano a scendere dai numeri attuali.

Gli allenamenti si possono fare con protocolli molto rigidi. Quale è il tuo punto di vista come allenatore?

Mauro – La mia analisi è che non puoi mai avere la sicurezza al 100% che non ci possa essere un contagio anche in riferimento del fatto che la nuova variante è altamente contagiosa, il nostro sport prevede in contatto stretto anche se tutti i nostri atleti e lo staff sono vaccinati. Questo ad oggi ha permesso che il contagiato nel nostro club sia paragonabile ad un simil raffreddore, linea di febbre o asintomatico anche se sapere che si ha un compagno di squadra positivo ha un certo effetto e questo condiziona anche gli allenamenti.

Come è l’umore dei tuoi ragazzi del team Rugby Civitavecchia e come sei in contatto con loro?

Mauro – Siamo oltre che in contatto con gli allenamenti con una messaggistica di gruppo della squadra, con questa spesso parliamo, ci confrontiamo. A questo aggiungo che molti degli atleti lavorano, studiano e questo li condiziona molto per la vita quotidiana per un eventuale contagio che li vedrebbe fermi a casa non potendo lavorare o seguire le lezioni della scuola e quindi incide sulla volontà di andare al campo, sulla voglia di allenarsi.

Chiudiamo con la tua esperienza di uomo di Rugby, cosa puoi consigliare ai genitori i cui figli giocano a Rugby?

Mauro – Il mio consiglio e di guardare oltre in quanto il Rugby Civitavecchia è una società attenta e scrupolosa per la salute dei suoi atleti. Sono fiducioso che presto usciremo da questa pandemia e sarà paragonabile ad un raffreddore e comunque un problema facilmente superabile a cui daremo una giusta considerazione con un futuro migliore di quello attuale.

Buona Vita a Tutti.

CIVITAVECCHIA RUGBY CENTUMCELLÆ asd