Paolo Poletti per la Giornata della Legalità
CIVITAVECCHIA – “Nel giorno in cui si ricorda l’uccisione del magistrato Giovanni Falcone assieme alla moglie Francesca Morvillo ed agli uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, deve risuonare alto e forte il suo monito: la Mafia può essere battuta ed è destinata a finire.
Il sacrificio di Falcone e di tutti gli uomini al servizio dello Stato che negli anni sono caduti sotto la ferocia dello stragismo mafioso deve rafforzare in noi cittadini l’amore verso le Istituzioni che tutelano l’ordine democratico e garantiscono, assieme alla legalità, il diritto di ogni cittadino di vivere ed operare nella libertà e nella legalità.
La storia della Repubblica Italiana ci mostra esempi di donne e uomini che hanno difeso la libertà di tutti combattendo la Mafia, infliggendole danni irreparabili e provocando una reazione civile che dimostra come liberarsi dal ricatto mafioso sia sempre possibile.
La Mafia si è quindi svelata per quello che è, un cancro per la Società civile nella forma di una organizzazione criminale priva di onore e dignità. Nelle Istituzioni la lotta alle mafie è diventata condizione di civiltà e manifestazione di etica condivisa. Il messaggio fondamentale è che l’azione di contrasto alle mafie va continuata in maniera serrata, costante ed efficace.
Ci guidi l’esempio di Giovanni Falcone, che ha sfidato la prepotenza mafiosa, rifiutandosi di sottostare a paura e sopraffazione perché guidato dalla lealtà verso il Paese e le sue Istituzioni. Gli stessi sentimenti che guidano noi, consapevoli che la mafia si sconfigge definitivamente sviluppando modelli fondati sulla legalità, sulla trasparenza, sulla cultura e sull’efficienza della macchina pubblica”.