Parco della Resistenza: Il Tavolo Tecnico per la Cultura dell’Agibilità scrive una lettera aperta all’Amministrazione Comunale
Visto che la “Gatta Presciolosa” ha sempre fatto i figli ciechi, anche questa volta il proverbio non viene smentito poiché le imminenti elezioni stanno “pressando”…ma ci punge vaghezza ricordare quanto di seguito indicato dal dizionario della lingua Italiana: Per opere pubbliche si intendono quei manufatti, realizzati da enti pubblici per essere fruiti indistintamente da tutti cittadini, e cioè destinate al conseguimento di un pubblico interesse. Un parco cittadino, chiamato anche parco urbano, parco pubblico o altre denominazioni analoghe, è un’area verde situata all’interno di una città o nelle sue immediate vicinanze, avente lo scopo di fornire alla cittadinanza ed altri visitatori uno spazio ricreativo a contatto con la natura. Sembra che queste definizioni non si addicano al Parco della Resistenza….ma la l’urgenza elettorale si! Ovviamente bello come tutte le cose nuove… ma purtroppo non agibile per tutti coloro che viaggiano in carrozzina perché disabili, con passeggini o per le persone che non possono vederlo (ipovedenti o ciechi). Dico non agibile e no non accessibile………..si entra e si esce pure…ma poco
rimane da fare all’interno tra scale…erba e brecciolino….. Stiamo esaminando con attenzione tutte le criticità presenti per poi fare una pubblica denuncia. Ci sono arrivate già moltissime segnalazioni di cittadini in difficoltà ed allora sorge una domanda….ma perché…..possibile sia così difficile pensare a tutti mentre si progetta e si realizza? Perché l’amministrazione non ha permesso di vedere i progetti? Perché non ha comunicato il nome del RUP? Eppure era stato chiesto! Perché tanta fretta ad inaugurare?…. Come saranno i progetti degli altri 4 parchi in programma? Saremo costretti per ognuno ad aspettare che tolgano il velo pietoso per vedere di cosa sono stati capaci? A presto per un elenco dettagliato delle cose da rivedere e da aggiustare cambiare ed integrare…..e per spendere altri soldi pubblici per correggere ciò che oggi porta alla discriminazione ed alla esclusione sociale nonché alla pericolosità dei luoghi.
Il Presidente
Elena De Paolis