“PASSA LA VARIANTE SULLA FRASCA SENZA I VOTI DI FORZA ITALIA E LISTA TEDESCO”
Quest’oggi si è tenuta la Commissione Urbanistica per l’approvazione della delibera che riguarda l’adozione della variante urbanistica necessaria per l’intervento di riqualificazione della Frasca e del recupero dei siti archeologici “Cappelletto”, “Columnia” e “Torre Bertalda”.
Abbiamo già avuto modo di sottolineare l’importanza di questo provvedimento, presentato e finanziato dall’Autorità di Sistema Portuale con circa 4,5 milioni di euro, che consentirà, pur a fronte della creazione di un parco naturalistico, la fruibilità per tutte le attività tradizionali legate a quel tratto di litorale tanto amato dai Civitavecchiesi.
Il Presidente dell’AdSP Pino Musolino è stato invitato a partecipare ai lavori della Commissione e, con la sua presenza, ha dato un segno tangibile dell’importanza dell’atto in discussione ed implicitamente una dimostrazione della volontà di instaurare un proficuo rapporto sinergico con chi istituzionalmente rappresenta le forze politiche presenti in Consiglio Comunale.
Dispiace che un atto così importante e significativo per lo sviluppo sostenibile di Civitavecchia sia passato senza i voti di Forza Italia e della Lista Tedesco o Polo Democratico che dir si voglia. I due partiti di maggioranza sono infatti risultati inspiegabilmente assenti mentre tutta l’opposizione, insieme alla Lega che esprime anche il Presidente di Commissione, ha votato all’unanimità consentendo l’approvazione del provvedimento ed il suo invio al prosieguo dell’iter per la definitiva approvazione in Consiglio Comunale.
Inoltre la Commissione Urbanistica, su nostra proposta, si è anche unanimemente dichiarata favorevole alla formulazione di un emendamento che dovrà prodursi in Consiglio, preso atto della istituzione del Parco Naturalistico della Frasca, circa la necessità di rimettere in discussione la conferenza di servizi regionale sulla pescicoltura con gabbie galleggianti proprio nel tratto di mare antistante la Frasca anche con iniziative in autotutela dell’Ente.
Marco Piendibene e Carlo Tarantino