Abbiamo sventato il nefasto progetto di trasformazione a gas della centrale Enel di TVN. Adesso TVN continua a produrre a tutto regime bruciando carbone, ma la fine è segnata, deve essere chiusa definitivamente non oltre la data improrogabile del 2025, perché sta producendo troppi danni all’ambiente, al clima, alla salute che non possono essere giustificati con l’emergenza energetica dovuta alla guerra. Va ambientalizzato definitivamente il porto con fonti rinnovabili e va avviata la trasformazione del territorio facendolo diventare centro di produzione e ricerca di energie verdi.
Ci preoccupa la politica energetica di questo governo, che frena sulle rinnovabili e investe al contrario sulle fonti fossili come il gas e sui rigassificatori. Ci hanno fatto credere all’emergenza gas, con l’aumento straordinario delle bollette energetiche, mentre le multinazionali come ENI e SNAM hanno moltiplicato i loro profitti vendendo gas all’estero.
Il Governo proceda rapidamente e senza ambiguità nel processo di transizione ecologica. La Regione continui il lavoro avviato con il Piano di transizione ecologica di Civitavecchia 2022-2026 approvato dalla precedente amministrazione e sostenuto da tutte le forze sociali, istituzionali, politiche del territorio. Il Comune fino adesso silente su questa vicenda, al di là delle solite dichiarazioni di routine, faccia sentire la sua voce, chieda rapidamente il rilascio delle autorizzazioni per i soli impianti individuati quali compatibili con il nostro territorio e intervenga a rappresentare la volontà e gli interessi della collettività per una giusta conversione energetica.
A Civitavecchia è possibile immaginare un futuro diverso, fatto di salute, aria pulita e posti di lavoro di qualità. Continueremo a vigilare e a proporre progetti, come abbiamo fatto con l’offshore eolico, che vadano in queste direzioni”.
Civitavecchia Bene Comune