“A noi di Onda Popolare dispiace sinceramente che non venga più realizzato lo skate park presso il parco “Saraudi”.
Oggettivamente era un bel progetto, che avrebbe dato possibilità ai tanti giovani (e non) di praticare in sicurezza questo sport diventato anche disciplina olimpica e che, inoltre, avrebbe generato un’economia dovuta agli afflussi di praticanti e appassionati, anche da fuori città.
La scelta della giunta però è stata un’altra e di questo, oltre che contrariati, ne siamo amareggiati.
Rimaniamo però convinti che la comunità degli skaters debba avere necessariamente un luogo adatto a praticare questa attività e quindi, mi farò portavoce presso gli assessorati competenti, di individuare immediatamente un’altra zona e le eventuali poste economiche per la realizzazione di un impianto adeguato alle esigenze degli skaters civitavecchiesi.
Di contro però, dobbiamo assolutamente ribadire un concetto per noi essenziale ed imprescindibile.
Quei soldi, più di tre milioni e mezzo di euro, non devono essere “abbonati” in nessuno modo ed in nessuna forma, come colpevolmente fatto con il parco eolico, ad ENEL. Quei soldi sono nostri. Sono di noi cittadini, che abbiamo subito, e subiamo tutt’ora, danni incalcolabili in termini di salute a causa della presenza del colosso energetico sul nostro territorio da oltre settanta anni. Anzi, questo deve essere solo l’inizio. Perché ENEL dovrà sborsare, dai i suoi miliardari profitti, cento volte tanto alla nostra Città. Un argomento questo che verrà presto trattato nel consiglio comunale aperto convocato ad hoc sulla crisi mortale che ENEL sta causando volontariamente a tutto il nostro Territorio.
Tornando invece ai soldi dell’ormai ex skate park del “Saraudi”, invitiamo il Sindaco a ragionare seriamente affinché quei fondi vengano, se non tutti ma almeno per la maggior parte, destinati al ripristino del campo di pallamano “Grammatico” e per il “fu” glorioso Stadio Fattori.
Civitavecchia è piena di sportivi, di campioni e di potenziali tali, ma le strutture e gli impianti sportivi sono oggettivamente inadeguati o peggio ancora, ormai inesistenti.
C’è bisogno quindi di una nuova politica per lo sport ed i cui fondi per praticare lo stesso, devono essere stanziati, anche questi, da quella fonte inquinante quale è ENEL. Ovviamente senza che il colosso energetico proferisca parola, ma come si dice in questi casi, lo deve fare “in religioso silenzio”.”.
Patrizio Scilipoti
Consigliere comunale di Onda Popolare