«Nell’Isoletta de li Presciolosi cianno un da fa’ che nun finisce mai…». Quando scrisse questi versi, nel 1938, Trilussa, grande fustigatore dell’ipocrisia, non prendeva di mira chi affrontava la vita di fretta e di slancio: in realtà l’oggetto dei suoi strali erano, appunto, quelli che si affannavano a mostrare grande agitazione per mascherare la propria inefficienza. In questo 2022 la sua satira si adatta perfettamente ai 5 Stelle di Civitavecchia, che per far dimenticare l’inattività di quando guidavano (si fa per dire) il Comune, adesso si mostrano iperattivi anche nell’appropriarsi delle opere altrui. L’Amministrazione comunale vara un’iniziativa brillante come il “Patto di lettura”? E loro, non potendolo criticare, il giorno dopo corrono a gridare che, sì, è un’idea brillante, ma nessuno ne dà notizia, perciò invitano la cittadinanza a partecipare, «visto che l’assessorato non lo fa»…
In Comune ridono: «Nel loro affannarsi non hanno fatto in tempo ad accorgersi che è stato pubblicato un avviso con il Patto di lettura già approvato dalla giunta, sono partite tutte le lettere di avviso agli enti istituzionali presenti sul territorio, alla sottoscrizione, e che abbiamo già pubblicato un avviso sul sito istituzionale con cui si rende noto che il Patto di lettura può essere sottoscritto da chiunque, anche da un semplice cittadino». Invece di correre come criceti nella ruota, insomma, si pianifica al meglio per il bene comune.