CIVITAVECCHIA – Anche quest’anno si torna a celebrare la festa della donna, ovvero la Giornata internazionale dei diritti delle donne, evento che ogni 8 marzo vuole riportare l’attenzione sulle donne, i diritti delle donne, la parità di genere e tutti quei temi che, ancora oggi, sono tanto caldi quanto irrisolti.

Fare gli auguri a una Donna oggi, dunque, non è una bella cosa. Il significato della “Festa della Donna” deve essere diretto ad affermare dei diritti ingiustamente negati o commemorativo delle battaglie vinte e dovrebbe essere, sempre, un momento di riflessione per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo.

Purtroppo, le differenze di genere sul mercato del lavoro, oltre ad essere penalizzanti, si riflettono anche sulle pensioni, che per le donne sono più basse. È l’effetto di carriere più brevi e stipendi inferiori a quelli degli uomini. Un recente rapporto della Commissione europea rivela che le pensioni maschili sono circa il 40% più alte di quelle femminili e che ci sono forti differenze tra i paesi. L’Italia è intorno al 36 per cento, vicino ad altri paesi del Sud Europa. La causa di questa disparità risiede, in massima parte, nei comportamenti nel mercato del lavoro. In Italia, in particolare, rispetto agli uomini, lavora un numero inferiore di donne. E quando lavorano lo fanno per un minor numero di anni nell’arco della vita e più spesso in part time: carriere più brevi e salari femminili più bassi di quelli maschili, diventano pensioni più basse per le donne.

La nascita dei figli ha poi un impatto molto negativo sulle carriere e di conseguenza sui guadagni. In Italia circa una donna su tre lascia il lavoro dopo la nascita del primo figlio (dati Istat 2015) e questo ha effetti molto significativi sui salari. I dati INPS, inoltre, mostrano che l’80 per cento dei congedi parentali è ancora utilizzato dalle donne e che la maternità comporta forti penalizzazioni in termini di reddito e di carriera.

Ancora tante donne trovano ostacoli nel rivelare le proprie capacità, sono minacciate da condizioni di povertà, schiacciate da forme di violenza, sono caricate da pesi supplementari, spesso insostenibili, tra il lavoro e la cura della famiglia, sono sottopagate o escluse da un’occupazione stabile anche se abili ed esperte.

L’elezione della nuova segretaria del PD, a cui auguriamo buon lavoro, è un segnale positivo e uno stimolo per continuare a combattere le disuguaglianze e le ingiustizie attraverso la garanzia di accesso ai diritti e alle pari opportunità.

La ricorrenza dell’8 marzo quest’anno non può altresì prescindere dal dedicare il nostro pensiero e nostra vicinanza alle madri di Crotone. Le madri che sono morte abbracciate ai loro figli nel tentativo di salvarli, le madri che li hanno abbracciati quando il mare li ha restituiti loro senza vita, le madri che sono accorse sulla spiaggia ed amorevolmente hanno tolto dal viso dei bambini, che loro non avevano partorito, la sabbia. Le madri.

Questo 8 marzo lo dedichiamo alle donne valorose che si oppongono ad ogni forma di sopruso, che resistono, lottano e non si arrendono.

Il Circolo PD di Civitavecchia

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