Accogliamo positivamente la sentenza della Corte d’Appello di Roma che ha annullato i lodi arbitrali che condannavano l’Autorità di Sistema Portuale a pagare i danni per la mancata realizzazione della Darsena Energetica e Grandi Masse alla “Compagnia Porto di Civitavecchia”.
Il conseguente abbattimento del fondo contenziosi dell’ente potrà liberare importanti risorse per concorrere alla realizzazione della darsena “Mare Nostrum”, cioè in direzione di un investimento che libererà spazi, diminuendo le interferenze tra merci e passeggeri nel porto commerciale sviluppandone quelle potenzialità che possono giovare enormemente all’economia del nostro scalo.
Da sempre ci siamo battuti, assieme alle forze vive della città, perché nel Porto non si determinassero squilibri eccessivi tra le varie componenti.
Ormai, a poco più di un anno dall’insediamento del Presidente Musolino, si percepisce con chiarezza l’efficace gestione, l’importante programmazione nonché i proficui rapporti istituzionali frutto del lavoro di questi mesi. Oggi ci sono le condizioni per cui, con lungimiranza, si possono creare i presupposti per dei correttivi adeguati a rettificare lo status quo, che si è affermato negli anni, di una sostanziale dipendenza dalla prevalente corrente del traffico passeggeri. Tendenza che ha sottoposto, di conseguenza, le attività portuali allo stesso rischio che si corre quando non si diversificano gli investimenti.
Altro ruolo decisivo, in questo favorevole contesto, potrà svolgerlo la Regione Lazio ancor più se il prossimo anno verrà confermata una continuità di governo. Non dimentichiamo, infatti, quanto comunicato dal vicepresidente Leodori, proprio in coincidenza di un nostro recente convegno sullo sviluppo, che ha annunciato la volontà di concorrere con un finanziamento di altri cinquanta milioni di euro che consentiranno di fare un altro importante step nella realizzazione della darsena “Mare Nostrum”.
Dunque, guardiamo con maggiore ottimismo al futuro con la consapevolezza delle fragilità economiche ed occupazionali che, fuori dalle apparenze, e dall’impegno profuso, investono il nostro porto anche alla luce delle difficoltà provocate dalla recente pandemia e dalla guerra che si combatte in Ucraina, la quale evidentemente ha avuto ed ha pesanti conseguenze sui consumi, la mobilità e i commerci.
Riteniamo, per concludere, che la strada da percorrere sia quella di una seria progettazione del futuro che ponga in equilibrio le correnti di traffico, che sappia guardare alle potenzialità offerte dalla cantieristica e dal potenziamento non più rinviabile delle infrastrutture, sino ad una modernizzazione dello scalo e dei suoi servizi e, infine, dalle possibilità offerte da una transizione ambientale in grado di mettere in campo grandi risorse per modelli nuovi di produzione energetica atti a risolvere i problemi di emissioni dello scalo ma anche capaci di offrire inedite e formidabili occasioni di sviluppo e di lavoro.
Il Partito Democratico di Civitavecchia e il Gruppo Consiliare del PD