Attacco del Partito Democratico: “procedure ben più snelle di quelle volute dal Pincio”.
L’assessore Ceccarelli: “siamo al lavoro, ma ci sono dei vincoli”.
La vicenda dehors torna ad infiammare la politica civitavecchiese. Ad attaccare l’amministrazione comunale il Partito Democratico che ha denunciato la lentezza della Giunta su una questione che riguarda tanti operatori economici e su cui, invece, i passi da compiere sarebbero davvero pochi, anche alla luce delle possibili novità introdotte dal decreto Madia. “Con questa paradossale vicenda dell’abaco dei progetti, dei colori, dei materiali, è segnata definitivamente la distanza ormai siderale tra chi amministra e chi vive la città. Questa tangibile ed ennesima contrapposizione, ci consegna purtroppo una classe di politici e di dirigenti –aggiungono dal Pd – ormai assunti al ruolo di “marziani”, presenze aliene che nulla hanno a che fare con il tessuto connettivo economico e produttivo di tutte le rappresentanze del commercio cittadino”. “Da domani e diciamo domani, non sostantivo temporale imprecisato, ma come data certa sul calendario – fanno sapere i democrat- è possibile aprire nella nostra città un dehors. Nei 120 giorni non serve autorizzazione paesaggistica, non serve alcun permesso edilizio, non serve alcuna autorizzazione comunale, basta solo essere in possesso di un regolare suolo pubblico. Ma non solo, vogliamo essere provocatori e propositivi e ricordare alle associazioni di commercianti ed altri operatori che con la legge 241/90 così riformata, la Pubblica Amministrazione ha dato voce a chiunque sia portatore di interessi diffusi e legittimi, offrendo l’opportunità a quest’ultimi di sostituirsi alla incapacità dell’ente territoriale competente. Nella sostanza possono essere le stesse Cna, Confcommercio, Confartigianato ed altri, che accedono direttamente presso le autorità competenti quali Ministero o Regione, per acquisire solo se necessario i pareri di competenza per strutture stabili e non stagionali”. Come detto non è tardata la risposta dell’assessore Ceccarelli che ha comunque evidenziato come, nella sostanza, debbano sempre considerarsi i vincoli comunque esistenti. “Siamo consci delle novità normative e del cosiddetto decreto Madia che potrebbe indicare ulteriori novità in merito – ha affermato Ceccarelli – sappiamo però che esistono anche dei vincoli urbanistici relativi a fasce che necessitano di un’attenzione particolare: in questo senso ho chiesto ai tecnici di chiarire in che modo interfacciarsi con la Paesaggistica per evitare pasticci. Bisogna poi capire come vogliamo questa città: e qui quindi servono regole, che siano certe, chiare e definite, e che siano le più condivise possibili. L’apporto di tutti è fondamentale: tutto quello che è recepibile verrà recepito: poi però è chiaro che andrà presa una decisione”. Insomma nulla di nuovo sotto il cielo civitavecchiese, con l’estate sempre più vicina e il timore che, anche questa volta, per i dehors ci sarà da attendere.