“Evidentemente la prossima fine del mandato quinquennale comincia ad agitare i sonni della variegata compagine del gruppo consiliare dei cinque stelle.
La delirante richiesta di dimissioni al nostro capogruppo Marco Piendibene ed al nostro segretario Germano Ferri è sicuramente figlia delle notti turbate dalle tante facce furibonde degli elettori che chiedono conto proprio agli impotenti consiglieri comunali grillini che si vedono trascinare a fondo sul Titanic guidato da Cozzolino e la sua giunta di inadeguati assessori. Se c’è qualcuno che, per carità di Patria, dovrebbe rassegnare le dimissioni per manifesta incapacità è proprio il livoroso sindaco che, oltre ai fallimenti quotidiani che sono sotto gli occhi di tutti, non è proprio capace di ascoltare i suoi concittadini, non li riceve e li rifugge se qualcuno di questi cerca di avvicinarlo per chiedere anche solo una banale informazione. Insomma, un sindaco asociale che avrebbe fatto meno danni se avesse dato ascolto alla propria vocazione: dedicarsi ad una vita da eremita in una casa senza specchi per evitare di litigare anche con se stesso. D’altra parte dobbiamo anche compatire i poveri consiglieri di maggioranza che si trovano a dover condividere il flop della peggiore giunta del dopoguerra. Essere costretti ad alzare la mano anche sulle decisioni che hanno fatto ingoiare i bocconi più indigesti come la convenzione Enel coi soldi che in campagna elettorale erano “sporchi di sangue” e che poi sono divenuti improvvisamente lindi e profumati, oppure dover votare per un albergo a cinque stelle costruito tra il depuratore ed il cimitero o ancora dover digerire un forno crematorio al servizio dell’alto Lazio, non è propriamente una condotta di cui andare fieri. Gli insulti e gli improperi dei cittadini infuriati e traditi lasciano il segno e l’unico rifugio in questi tempi duri è la logica del branco e così i consiglieri 5 stelle si affidano magari alla penna del più rancoroso attivista (o addetto stampa) e partoriscono comunicati scombiccherati e senza capo né coda ma con tanta, tanta acredine.
Che dire di più? Solo che la città dovrà avere la pazienza di sopportarvi ancora per un annetto e mezzo ma che, purtroppo per voi, sarete ricordati molto più a lungo”.
Comunicato del Partito Democratico di Civitavecchia