In una fase di così grandi difficoltà del paese e della città, il partito democratico non si è sottratto alle sue responsabilità di principale forza di opposizione ed ha avanzato importanti proposte sul commercio, sull’artigianato e le piccole imprese, così come sulle tasse e sui più urgenti problemi della cittadinanza.
Continueremo a svolgere questo ruolo, incalzando il governo cittadino, malgrado le risposte deludenti di qualche partito e di esponenti della maggioranza che al confronto preferiscono troppo spesso l’insulto e l’aggressione verbale.
Ma forse tale atteggiamento si può meglio comprendere quando si considerino i problemi che stanno emergendo tra le forze politiche di maggioranza, i ripetuti scontri, le liti che stanno caratterizzando i loro rapporti.
Il sindaco Tedesco si è spinto fino a prospettare ai suoi alleati la possibilità delle sue dimissioni, il vicesindaco ha minacciato di restituire le deleghe, il presidente dell’azienda CSP ha denunciato pubblicamente piani occulti di pezzi della maggioranza per far fallire e poi privatizzare la società.
Infine gli stessi partiti di maggioranza si sono vicendevolmente scambiati accuse senza troppi diplomatismi anche a mezzo stampa e alcuni consiglieri comunali sempre della maggioranza hanno espresso sui social il loro disagio.
Quando una coalizione di governo viene investita da così pesanti contraddizioni che mettono in discussione la sua stessa stabilità, le forze di opposizione e la città tutta non possono avere notizie soltanto dagli organi di informazione.
Il problema della stabilità di governo, soprattutto in una fase di crisi come l’attuale, è questione che non si risolve nelle segrete stanze, esso interessa e deve coinvolgere l’intera città perché le conseguenze sono l’immobilismo, l’assoluta mancanza di programmi, lo stato di abbandono generale.
Non è casuale che da quasi un anno ormai, dall’insediamento dell’amministrazione di centrodestra, la città è ferma, non un’opera importante è stata avviata, non un progetto di qualche rilievo è stato proposto e discusso.
Il sindaco ha il dovere di riferire al consiglio comunale sullo stato di salute della maggioranza, ammesso che ancora esista. Così come ha il dovere di rendere pubblici i programmi e i progetti, ammesso che ci siano, per uscire da questa situazione di stallo.
Il PD ritiene che sia improcrastinabile la convocazione del consiglio comunale per discutere delle reali condizioni del governo cittadino e delle sue prospettive.
L’incertezza amministrativa, la sensazione di precarietà, l’immobilismo che ne consegue, aggravano notevolmente la già difficile situazione che stiamo vivendo.
PARTITO DEMOCRATICO CIVITAVECCHIA/GRUPPO CONSILIARE PD CIVITAVECCHIA
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