“Il Partito Democratico cittadino non si stupisce certamente delle dichiarazioni del delegato al Bilancio Minghella. D’altronde nel nostro comunicato di qualche giorno fa, avevamo messo nero su bianco che la reazione di questa amministrazione sarebbe stata quella di andare a parare sul fondo di solidarietà, su quanto sia cattivo e brutale lo stato centrale, la regione e quelli che c’erano prima (che però sempre loro erano). Il bello è che Minghella nella lettera aperta a voi inviata cita l’ex Sindaco Bordicchia. Vogliamo a lui ricordare che Bordicchia era il Sindaco dello schieramento politico di centro destra, cioè il predecessore di questa amministrazione di cui sicuramente ha memoria il Sindaco Bacheca.  Detto questo concordiamo con il delegato al bilancio quando scrive che non abbiamo fatto altro che riportare pezzi di quanto lui ha dichiarato a maggio 2017. E’ verissimo, il punto è perché non dovremmo farlo? Le sue dichiarazioni sono così chiare e precise nel descrivere il grave stato finanziario del nostro comune che nulla abbiamo da aggiungere, ha già detto tutto lui. Difatti nella sua lettera aperta esordisce dicendo “Premettendo che non sono di certo  entusiasta delle scelte prossime che andremo a fare nel Consiglio Comunale del 31 Luglio“  Bene! Crediamo nel modo più assoluto che non sia entusiasta, chi lo sarebbe davanti ad un simile sfacelo? Ma andiamo con ordine, quanto afferma sul responsabile Finanziario è verissimo, infatti è stato richiamato, come mai? Non c’era altro modo di sostituirlo per tempo? Inoltre ci chiediamo quanto ci costerà questo ritorno pro tempore. Apprendiamo da quanto scritto, che il revisore dei conti ha avuto un importante incarico in Sicilia, certo che se l’incarico in terra Siciliana fosse a Messina sarebbe proprio un cattivo presagio e ironia del destino cinico e baro, dal momento che la città di Messina ha in itinere proprio un Ri-Equilibrio di bilancio piuttosto simile al quello che ci propongono. Il consigliere di minoranza del PD Andrea Bianchi già allertava in quel di settembre 2011 “tra l’altro con articolo sulla stampa il 01 Ottobre 2011-basta cercare in rete l’articolo c’è ancora” in merito alle criticità finanziare e chiedemmo anche le dimissioni, il Sindaco rispose che era colpa della regione. Argomento che ora viene di nuovo messo sul tavolo dal delegato Minghella, ora pur volendo comprendere tutto quello che Minghella dice a questo link i dati del ministero sul famigerato fondo:
http://finanzalocale.interno.it/apps/floc.php/fondo_solidarieta/index/codice_ente/3120700960/cod/31/md/0
Giusto per far vedere a tutti i cittadini che questo famigerato fondo di solidarietà non lo paghiamo solo noi ma anche gli altri comuni. Ci permetterà quindi il delegato di domandargli: Come mai se anche altri comuni contribuiscono al fondo di solidarietà solo S.Marinella è in questo stato? La nostra affermazione e preoccupazione nasce proprio da quanto scrive Minghella che definisce la situazione di cassa come profilo di elevata criticità. E ci domanda anche perché facciamo copia e incolla? Ma perché il delegato al bilancio è lui e se lo dice lui, sicuramente è così. Così come con delibera nr.180 del 23/12/2016 ai sensi dell’art1, comma 43 della legge di bilancio 2017 viene ampliata la richiesta di anticipazione di tesoreria per un importo pari ad €11.576.670,75. Ora sicuramente Minghella ricorderà quando il responsabile D’Orioles  scriveva a lui, al Sindaco, al Presidente del consiglio comunale Degli Esposti, al Presidente dell’organo di Revisione Alessandro Bonura, proprio in merito alle criticità finanziare e chiudeva il suo lungo documento scrivendo che l’attuale situazione di cassa, aveva raggiunto livelli di criticità tali, da mettere il responsabile del servizio nella condizione di attivare tutte le azioni che furono proposte in quel documento del 2016. Adesso come può pretendere o anche solo pensare Minghella di addossare la colpa di 10 anni di amministrazione ribaltandoli sulla Regione Lazio? Ma è mai possibile che in questa città si vincano per ben due volte le elezioni, si governi con un ampia e solida maggioranza e poi se le cose vanno male si rigiri la frittata con il solito vecchio giochino del: E’ COLPA DEGLI ALTRI! Caro Minghella, gli altri siete voi, siete sempre voi, anche Bordicchia era della vostra stessa linea politica. Ma a dirla tutta il punto non è nemmeno questo, il vero punto della questione politica è l’atteggiamento. Ci spieghiamo meglio, sarebbe stata cosa ben diversa se il modo di porsi fosse stato di tipo collaborativo. Cioè, cari cittadini questa è la situazione, abbiamo avuto dei problemi dobbiamo fare queste azioni, ho preparato un documento che descrive le cose da fare per affrontare l’emergenza. Quindi mi dimetto, meglio sarebbe ci dimettiamo, lasciando nelle mani di un commissario i nostri suggerimenti e rendendoci disponibili a collaborare. Invece no! Avete tirato fuori questa azione,  non fate i salti di gioia per quanto sta accadendo e quindi di fatto ammettete le responsabilità di questa giunta ma,  continua lei, come i suoi compagni di maggioranza a rimanere ad ogni costo attaccati agli scranni comunali. Adesso vogliamo dircelo chiaramente che se siamo in queste condizioni è perché questa giunta ha portato il comune sull’orlo del baratro? Sono 10 anni che governate, avete speso in progettazioni, contributi per feste e iniziative di cui alcune anche di dubbio gusto a parer nostro. Vi siete inerpicati in opere pubbliche che non vedono luce i cui costi sono aumentati in corso d’opera. Insomma caro Minghella, noi come PD locale siamo assolutamente certi della sua buonafede, come potrebbe non essere così visto che il documento da lei citato e incollato anche su facebook dice esattamente quello che stiamo dicendo noi. Caro Minghella stiamo dicendo la stessa cosa, solo che noi vi stiamo chiedendo un atto di onestà e quindi farvi da parte lasciando che vista la situazione sia una figura sopra le parti a far da garante di tutti noi. Mentre la vostra posizione è quella di far passare questo provvedimento e tirare avanti fino alla fine del mandato. Non parliamo poi delle mille domande che ci sono sul tavolo, cioè: Cosa ci dice in merito all’accesso al fondo di rotazione? Ci sarà? Questo è importantissimo perché l’accesso a tale fondo comporta tutta una serie di obblighi ( artt. 243 e D.L.gsv n°267 del 18 agosto 2000) di conseguenza con l’accesso al fondo di rotazione che accade all’organico dei dipendenti comunali? Perché sia chiaro e stampatevelo bene in mente, I LAVORATORI NON SI TOCCANO! Noi come PD saremo pronti al loro fianco giorno e notte e se ci sarà da dare battaglia per difendere il lavoro saremo in prima linea. Cerchiamo di capirci Minghella, se si attua un riequilibrio con accesso al fondo di rotazione  con le tasse come la mettiamo? Perché  obbligatoriamente è previsto che l’accesso al Fondo di rotazione è possibile solo a condizione che l’ente si sia avvalso della facoltà di deliberare le aliquote e tariffe nella misura massima prevista, che abbia previsto l’impegno ad alienare i beni patrimoniali disponibili non indispensabili per i fini istituzionali dell’ente e che abbia provveduto alla rideterminazione della dotazione organica, ai sensi dell’articolo 259 (articolo questo che così come le massime tariffe si applica allo stesso modo nei casi di dissesto), fermo restando che la dotazione non può essere variata in aumento per la durata del piano di riequilibrio. L’ente deve poi ridurre le spese di personale (dirigenziale e non) secondo alcuni parametri,  ridurre nel triennio le spese per prestazione di servizi di almeno il X% e del X% quelle per trasferimenti ad altri enti, provenienti da risorse proprie di bilancio. E’ anche disposto il blocco dell’indebitamento, fatti salvi i mutui per il finanziamento dei debiti fuori bilancio pregressi. Quindi in base agli art. 243 (e seguenti, bis,ter, quater) ci tranquillizzi perché la strada sembra proprio questa.
Allora? Come disse Peppè de Fongo al maresciallo dei Carabinieri che lo rimproverava perché la sua moto non aveva luci, le gomme lisce etc.. “e ora come la mettiamo?” rispose “ per terrà Marescià perché nun c’ha manco er cavalletto”.  Sinceramente non vorremmo essere al posto di questa maggioranza i cui esponenti vedranno il proprio nome indissolubilmente legato ad un momento che rimarrà nella storia della città come il più buio e funesto di sempre. Però secondo noi un modo per  uscire a testa alta c’è, basta avere il coraggio di ammettere che qualcosa non ha funzionato, lasciare sul tavolo i propri suggerimenti e quindi il proprio lavoro a garanzia dell’impegno profuso e far decadere il consiglio comunale. In questo modo quanto meno si conserva la dignità politica e si dimostra capacità di autocritica. Sarà poi un commissario a garantire tutti noi, perché in tutta franchezza e non se la prenda, di farci garantire da questa amministrazione non ce la sentiamo proprio visti i risultati.
Raccogliamo comunque il suo invito ad essere presenti al consiglio comunale che stando a quanto leggiamo ci sarà il 31 luglio, ci auguriamo che si svolga ad un orario consono che permetta ai cittadini di partecipare. Che ne dice, ci vogliamo dare appuntamento il 31 luglio alle 21.00?”.
Comunicato del coordinamento del Partito Democratico di S.Marinella e S.Severa

 

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