Apprendiamo dagli organi di stampa di una dichiarazione del sindaco di Civitavecchia, avv. Ernesto Tedesco, che ci lascia semplicemente costernati, delusi e gravemente contrariati. Non occorre ricapitolare quale sia il clima in città: è lo stesso che c’è nel Paese, incertezza sul presente e sul futuro, che pesa soprattutto sulle spalle di chi ha davvero bisogno. Lo diciamo chiaramente, i soldi sui quali il sindaco fa del sarcasmo oltremisura cinico, sono soldi destinati a persone bisognose, non a chi ha uno stipendio sufficiente a vivere o magari anche di più e che anzi, invece di indulgere in squallide speculazioni politiche della risma più abietta – come quella che ci ha regalato Tedesco – si sta attivando con gesti di solidarietà. Detto fuori dai denti: calcolare gli aiuti immediati per i bisogni alimentari, cioè per arrivare a fine giornata con qualcosa da mettere a tavola, per “famiglia” e non sulla base chi è davvero in stato di indigenza è un gesto inqualificabile; e pur soppesando con attenzione le nostre parole, non ne troviamo altre per definire una simile caduta se non “meschina” e “miserabile”.
Abbiamo trovato naturale, sino ad oggi, garantire alle istituzioni della città leale collaborazione, perché coltivare divisioni in questo momento ci era parso dannoso nei confronti soprattutto di chi è più debole. Le forze politiche a tutti i livelli, compresi i gruppi consiliari, si sono prodigate per mantenere un clima di aiuto reciproco per il bene di Civitavecchia. Purtroppo il sindaco Tedesco, che pure aveva sino ad oggi mostrato equilibrio, sembra non pensarla più così; ci dispiace: ma ce ne faremo una ragione. Sappia il sindaco che la nostra responsabilità ci impedisce – come sarebbe invece doveroso, in una situazione “normale” – di chiedere oggi le sue istantanee dimissioni – ma esigiamo le sue più credibili scuse in ogni caso – sperando impari a fare meglio i conti e che, soprattutto, non servano anche a lui i sette euro a persona per la Pizza di Pasqua.
PARTITO DEMOCRATICO CIVITAVECCHIA