Zona industriale: le proposte dell’opposizione

Illustrate nel corso di una conferenza stampa al Comune.
Questa è la prima delle iniziative a supporto dell’impegno sul lavoro dei pentastellati.
Nel corso di una conferenza stampa, tenuta dalla minoranza consiliare, sono stati forniti alcuni suggerimenti, e rimproveri nei confronti della giunta Cozzolino.
“Abbiamo intenzione di fare una serie di conferenze stampa – ha esordito Marco Piendibene, capogruppo del Pd – e la prima l’abbiamo voluta dedicare alla zona industriale, che dovrebbe essere il volano dello sviluppo di Civitavecchia. La realtà
che abbiamo di fronte, invece, è un’altra e parla di una città che non sarebbe pronta nel caso dovessero arrivare a breve
degli investitori. I servizi sono carenti, le attività sono scollegate tra di loro e su questa situazione incide la mancanza di
un assessorato specifico, perché Savignani ha già dei gravi problemi a seguire la questione delle società partecipate, figuriamoci
se può occuparsi di sviluppo. Ci aspettiamo che l’amministrazione comunale prenda spunto dalle nostre proposte per attivarsi”. Entrando nello specifico cosi Grasso, capogruppo della Svolta: “C’è un contesto generale fatto di imprese che vivono una crisi per la quale non trovano un sostegno da parte dell’amministrazione comunale. La zona industriale è in condizioni pietose e non si parla nemmeno di incentivi per attirare investitori o per dare un sostegno a chi già c’è. Ci sono strumenti da riattivare. Penso, ad
esempio, al comparto Case Turci, un piano pronto per partire, con 500 mila metri quadri da liberare e destinare al piano di insediamenti produttivi. È finito nel dimenticatoio. Credo sia arrivato il momento di finirla con i ‘no’ a prescindere”.
Altro punto quello di Torre d’Orlando. “È una vicenda che risale addirittura al 2009 – ha ricordato Sandro De Paolis di Ncd – c’è una delibera, ma poi l’iter si è bloccato. Cosa significa? Che se arriva un investitore, interessato all’area retroportuale, si rivolge al Comune e scopre che per sbloccare la questione ci vogliono almeno cinque anni. E cosa fa? Se ne va. Penso che sia importante fare una pianificazione del territorio, fino a qualche anno abbiamo visto delle idee diverse, ma almeno c’erano, perché adesso invece siamo a zero”.