Il sindaco tedesco: «Una grande gioia che dà un senso di rinascita sociale per tutta la città».
Con una conferenza stampa nella Sala Cutuli di Palazzo del Pincio gli organizzatori di “Old City Dance” hanno riassunto il senso di un evento che è stato «una grande festa» condivisa da operatori e cittadini.
Il delegato allo Sport Matteo Iacomelli con il dirigente Giglio Marrani per il Comune di Civitavecchia, il presidente Uisp-Civitavecchia Simone Assioma e il presidente del Comitato locale Cri Roberto Petteruti hanno condiviso con i giornalisti la soddisfazione per la riuscita dell’evento.
«Non è stata solo una manifestazione sportiva, per la quale ringrazio il Comitato Scuole di Danza» ha detto Simone Assioma, «ma un inno alla solidarietà in perfetta sintonia con l’Amministrazione comunale che ha recepito il grido disperato degli operatori dello sport». Concetto ribadito da Roberto Petteruti, presidente del Comitato locale della Croce Rossa Italiana, partner dell’evento e destinatario della raccolta fondi per il servizio di “Cucina Solidale”: «Il lavoro sinergico è l’unica strada per ripartire. È un percorso che continua, in collaborazione con il Comune, la Uisp e le associazioni». «Dopo il baratro aperto dalle chiusure per il Covid-19 di palestre e circoli sportivi» ha spiegato il delegato Matteo Iacomelli, «il Comune ha voluto contribuire direttamente agli eventi, anche – ma non solo – attraverso la concessione del Teatro Traiano e di altri spazi. Lo sport ha un valore sociale e comunitario fondamentale».
Infine il sindaco Ernesto Tedesco ha manifestato «una grande gioia per questa dimostrazione di sinergia, che è la sola possibilità di superare i problemi enormi creati dalle ricadute sociali ed economiche dell’emergenza pandemica. Tutti i protagonisti» ha ricordato il sindaco, «ci hanno messo il cuore e oltre a loro voglio ringraziare in particolare Matteo Iacomelli, sempre presente in prima persona creando armonia anche tra anime diverse. E questo è importantissimo, perché è l’unica strada che può dare a Civitavecchia quel senso di comunità necessario per tornare a correre».