Ancora una volta l’Agraria nel replicare ad un Comunicato del Comitato non perde l’occasione per mistificare la verità e lanciare accuse senza ritegno. Andiamo per ordine.
Si accusa il Comitato di essere formato da “agitatori che lo fanno solo per interesse personale”. Per interesse personale, certo, se interesse personale è tutelare la propria casa e quella dei propri concittadini nei confronti di una U.A. deviata che, oltre ogni evidenza documentale e ogni diritto, cerca di sopraffare i membri della comunità che dovrebbe difendere. L’intento di questa U.A. è chiaro : screditare chiunque voglia dimostrare che non hanno alcun diritto di vantare pretese sul territorio cittadino.
Non hanno mai accettato di discutere la documentazione storica, messa volontariamente a disposizione della vicenda con impiego di tempo e risorse economiche personali, ottenuta con una preziosa e capillare opera di ricerca che ha portato al reperimento di atti inoppugnabili che dimostrano l’inesistenza degli usi civici “a far data dal 1827” . E adesso non perdono occasione per denigrare questo impegno con un risentimento che dimostra quanto vogliano mantenere la disgraziata posizione di potere raggiunta e respingere chi tenta di farli ragionare e rischia di rompergli le uova nel paniere.
Il Comitato è composto da liberi cittadini, apartitici, che hanno tutt’altro scopo che quello di candidarsi alle prossime elezioni dell’U.A. o impegnarsi in futuro in istituzioni di qualsiasi genere e non vedono l’ora di poter trascorrere una vita serena senza preoccuparsi di difendere la propria casa da inesistenti vincoli.
Quanto alla perizia Monaci invece di accusare altri di scarsa conoscenza pensino a leggerla attentamente. Infatti a pag. 36 il perito Monaci dice “nei lavori di ricostruzione di antiche Bandite e territori non si ha mai la certezza assoluta delle perimetrazioni” ed a seguire a pag.37 “Per quanto sopra, è del tutto fisiologico che dopo la prima consegna di un lavoro si proceda all’aggiornamneto delle planimetrie e degli elenchi di volta in volta che si manifesta l’opportunità di una precisazione.” Ora l’opportunità di migliorarla c’è ed è quella di aggiornare la perizia con la documentazione trovata proprio dal Comitato e validata dal perito del giudice nella sentenza 66 del 2019.
L’Agraria si vanta di tutelare l’interesse cittadino ma qual è questo interesse pubblico quando si è paralizzata l’economia cittadina del settore e che cosa tornerebbe a vantaggio dei cittadini se anche intascassero i soldi delle conciliazioni relative agli inesistenti e lucrosi diritti su Tenuta delle Mortelle? Di quali opere o servizi cittadini si può fregiare questa U.A.? Soltanto un’attività sanno finanziare ampiamente, quella legale proprio contro la cittadinanza. Le ripetute e consistenti consulenze legali allo stesso professionista sono state oggetto di critica anche da parte di esponenti del partito che sostiene l’attuale maggioranza. Di nessun’altra attività si può vantare questa sciagurata amministrazione dell’U.A.
Le conciliazioni poi non rappresentano certo la soluzione amministrativa che ha indicato il Commissario ma un mero “ricatto” a chi è nel bisogno, a chi non può attendere anni di cause.
La Regione, invece di trincerarsi e permettere la difesa di interessi particolari, avrebbe dovuto commissariare questa U.A. ed ora dovrebbe far rispettare all’Ente almeno lo statuto. Questo recita che è responsabilità del presidente dell’U.A. indire le elezioni alla scadenza del mandato, il momento è arrivato le elezioni vanno indette, si terranno quando la situazione sanitaria lo permetterà, ma vanno convocate e questo non dovrebbe essere preoccupante per chi va sbandierando di avere tanti meriti. Ma forse neppure lo stesso Comitato Esecutivo dell’U.A. crede realmente nei meriti che vanta.
Civitavecchia 23 marzo 2020
Vittorio PETRELLI Lista civica il Buon Governo