Oggi l’ufficializzazione in vista del ballottaggio. Tre seggi conquistati ed un assessorato in ballo. Il civico: «Non un discorso di poltrone ma di potere per i cittadini». Tutto ruota attorno agli usi civici
CIVITAVECCHIA – Al ballottaggio il candidato sindaco di centrosinistra Carlo Tarantino potrà contare sul sostegno di Vittorio Petrelli. L’accordo c’è ed il civico lo formalizzerà probabilmente questa mattina, recandosi alla segreteria generale del Comune per ufficializzare l’apparentamento in vista del ballottaggio del 9 giugno. Un accordo c he era già nell’aria da qualche giorno, raggiunto poi giovedì sera al termine dell’incontro tra Petrelli e Tarantino. Certo, il civico deve convincere la ‘‘base’’ del movimento della scelta, e già qualcuno avrebbe storto il naso. Ma per lo stesso Petrelli, forte del suo 7,62% raggiunto al primo turno, non ci sarebbe nulla per cui scandalizzarsi. «Qui non è un discorso di poltrone o di accordi di potere – ha infatti spiegato – piuttosto dare potere ai cittadini, dando continuità al progetto del buon governo per il quale ci siamo spesi molto».
Chiaro che la questione stia ruotando attorno al delicato tema degli usi civici, molto sentito tra i civitavecchiesi, e per il quale Petrelli ha sempre lavorato. «L’obiettivo non è una poltrona – ha ribadito – ma ottenere benefici concreti per i cittadini. Non ci sono leggi che possono risolvere, al momento, questo problema. Collaborando da dentro, in modo organico e trasparente, mi auspico si possa riuscire a sbrogliare la questione. Certo, questo accordo ora è sottoposto al giudizio degli elettori: l’ultima parola spetta a loro. Ci si è aperta questa opportunità e, nel solco del buon governo, la portiamo avanti per i cittadini».Con Petrelli che potrà a quanto pare scegliere anche un assessore. In tutto questo ci sarebbe stato anche lo zampino di Massimiliano Smeriglio, vicino al gruppo portuale, ex vice presidente della Regione Lazio ed oggi neo europarlamentare. «La nostra posizione e quella di Petrelli sugli usi civici – ha spiegato Enrico Luciani – è sempre stata molto vicina. Con il nostro consigliere regionale Gino De Paolis abbiamo sempre cercato di lavorare per liberare i cittadini da questo gravame. Ecco perché non credo sia difficile trovare la quadra su questo aspetto specifico». E Luciani è convinto che, anche con l’apporto di Petrelli, quel divario del primo turno tra Tedesco e Tarantino, al 49% il primo e al 22% il secondo, si stia assottigliando a tal punto da rimettere davvero la palla al centro, ripartendo da uno zero e zero. E poco importa, quindi, se con l’apparentamento di Petrelli – che metterebbe in consiglio tre consiglieri – Onda Popolare andrà a perdere un seggio. Così come accadrà per il Pd, che in caso di vittoria, non potrà far sedere Marina Pergolesi ed Andrea Riga. «Una comunità che funziona è quella che non lascia indietro nessuno – ha commentato quest’ultimo – questa è la filosia della nostra coalizione». Perdere il seggio poco importa, quindi, «perché – ha aggiunto – vince la squadra».
Ed è lo stesso Tarantino a definire ‘‘naturale’’ il percorso che ha visto l’avvicinamento con Petrelli. Il comune denominatore è rappresentanto dal «mettere al primo posto i diritti dei cittadini. Oggi mi sento garante – ha spiegato – e referente di quella parte sana della città, il 51%, che ha rifiutato il progetto della destra». E Tarantino ha fatto riferimento a Città Futura, allo stesso Petrelli e a parte del M5S, anche se in questo caso non ci sono state proposte ufficiali «perché – ha aggiunto – sarebbe stato offensivo nei loro confronti. Sono ottimista che con Petrelli le cose si concretizzeranno oggi, alla luce del sole, affinché i cittadini siano ben consapevoli del progetto».