Pietro Tidei: “Anche il servizio idrico se ne è andato … ad Acea”
“Cade così, nel peggiore dei modi, anche l’ultima delle bugie elettorali della Giunta 5 stelle: quella dell’acqua pubblica
L’amministrazione che aveva promesso le barricate per far rimanere “l’acqua pubblica” … ha infatti consegnegnato ad ACEA quello che rimane del sistema idrico locale.
L’amministrazione che doveva stare dalla “parte dei cittadini”, si è così definitivamente schierata con i poteri forti e con le multinazionali.
In quattro anni, Cozzolino ed i suoi, hanno abbonato 300 milioni ad ENEL, quelli che il colosso energetico si era impegnato ad investire a Civitavecchia in nuove tecnologie per produrre energia pulita; hanno ceduto (con la SGR) parte del patrimonio comunale a grandi lobby finanziarie.
Mentre erano debolissimi con i “poteri forti”, si sono rivelati durissimi e spietati con i cittadini. Debole con i forti e forte con i deboli.
La Giunta a 5 stelle ha tartassato, infatti, i poveri cittadini con imposte incredibili (quelle sui cartelli esposti nelle vetrine e sui cancelli, è da … Striscia la notizia); ha fatto fallire decine di piccoli creditori favorendo le grandi società creditrici di HCS … ha ridotto lo stipendio dei dipendenti ed aumentato quello dei supermanager dai risultati fallimentari, ecc. ecc.
La consegna ad Acea del servizio idrico è la ciliegina sulla torta. Si fa per dire …
I 5 stelle hanno ceduto il servizio idrico senza dire niente a nessuno e senza nessuna contropartita legittima a favore della Città.
In passato, tutte le amministrazioni che si interfacciavano con Acea, chiedevano senza mezzi termini, investimenti necessari a rifare l’acquedotto cittadino praticamente da capo.
I 5 stelle ??? non hanno chiesto niente. Hanno consegnato guadagni milionari ad Acea ma non hanno strappato nessun impegno e nessun investimento significativo a favore della Città.
Insomma questa è stata la Giunta delle svendite a favore dei potenti, altro che “antisistema”.
Così i civitavecchiesi saranno beffati due volte. Non avranno più il controllo del proprio acquedotto, dopo secoli e secoli; non potranno stabilire le tariffe, con tutto danno per le fasce più deboli della popolazione … ed in cambio non avranno nessun investimento per migliorare il servizio.
Riuscire a fare peggio, era effettivamente difficile.
Civitavecchia non merita tutto questo, la Città deve reagire già dai prossimi mesi per arrivare preparata alla prossima tornata elettorale e far sì che una sciagura del genere non si ripeta mai più”.
Lo ha dichiarato Pietro Tidei.