Pietro Tidei: “Per la prima volta i servizi pubblici di Civitavecchia potranno finire in mano privata”
“Il 19 aprile prossimo si terrà la gara per la vendita ai privati di tutti i servizi pubblici di Civitavecchia.
Come avevo previsto e preannunciato il Giudice delegato del Tribunale ha messo all’asta la società HCS con i contratti di servizio, mezzi e personale per il prezzo a base d asta di 1.120.427
La indizione della asta pubblica campeggia su tutti i giornali nazionali e sta destando non poco clamore, si va verso la privatizzazione della holding ed al fallimento della stessa.
Se il 19 Aprile si presenterà un acquirente che offrirà una cifra leggermente superiore al prezzo a base d’asta, la holding andrà definitivamente in mano ai privati.
Per la prima volta i servizi pubblici di Civitavecchia potranno finire in mano privata.
Sembra che i pentastellati abbiano tranquillizzato cittadini e lavoratori sulla base di considerazioni letteralmente agghiaccianti. Questo quello che mi è stato riportato e prego qualche sciagurato di smentirlo se dovesse trovare il coraggio: “è vero ci sta la gara per la privatizzazione, ma non dovete preoccuparvi. In questi tre anni, infatti, la situazione delle società è talmente peggiorata che nessuno si presenterà per comprare delle aziende che, nel frattempo, abbiamo distrutto …”.
I 5 stelle sono fieri di aver distrutto le società comunali. Hanno accumulato 60 milioni di perdite rispetto ai 21 milioni del 2013, che tra l’altro, avevano un trend di riduzione.
Non paghi preannunciano un vero e proprio reato. Fanno fare l’asta chiesta dal Giudice (per “ramo di azienda” si intende l’insieme organico dei rapporti contrattuali di HCS e non solo una parte), ma se si presenta qualcuno lo “raggireranno” (parole loro), violando l’ordine del Giudice ed assegnando i servizi alla loro stessa società.
In altri termini, hanno fatto fallire una società (con 60 milioni di debiti) per poi ricomprarla ad un milione di euro. Il codice penale in questi casi è chiarissimo, d’altra parte è pieno il mondo di soggetti che falliscono, per frodare i creditori, poi si ripresentano all’asta (almeno con il buon gusto di usare un prestanome), per ricomprare ad una cifra irrisoria quello che era loro.
Ai 5 stelle manca però l’ultimo passaggio: quello in cui arriva l’Autorità Giudiziaria.
Ora che sia una amministrazione pubblica a non pagare i 313 creditori (per decine di milioni) per poi ricomprarsi tutto ad un milione e centoventimila euro, oltre che una rilevanza penale, ne ha evidentemente anche una più propriamente morale.
Leggendo il piano di salvataggio si evince che praticamente i 5 stelle non pagheranno nessuna delle 313 piccole e medie imprese, professionisti, creditori di HCS. Quelle ditte, di fatto, non avranno le loro spettanze, se non il 20% … tra quatto anni.
In altri termini, il salvataggio dei 400 dipendenti di HCS, lo pagheranno 313 ditte (quasi tutte) civitavecchiesi a cui si farà il proverbiale “bidone”. Queste povere ditte saranno, a loro volta, costrette al fallimento o a licenziare 3/400 dipendenti. Questi dovranno perdere il posto perché il sindaco e la sua banda di sciagurati potrà dire di aver salvato HCS.
Saranno le 300 ditte fornitrici che rinunciando alle proprie spettanze e fallendo, salveranno HCS , non certo Cozzolino (se sarà sufficiente!)
Mi auguro che presto o tardi, la Magistratura metterà mano a questo scempio. Ma su questo avremmo modo di tornare”.
Lo ha comunicato in una nota stampa, l’Avv. Pietro Tidei.