Un’ordinanza che scontenta sia i commercianti che la popolazione che si vede precludere il diritto, costituzionalmente garantito, di poter usufruire di un’area pubblica, peraltro una delle più amate dai civitavecchiesi.
Col provvedimento in questione, infatti, l’attuale maggioranza che amministra la nostra Città ha delegato ai gestori degli esercizi commerciali, che si trovano nel tratto di lungomare compreso tra via Guglielmotti e la Rampa dei Saraceni, il compito di gestire gli accessi nella zona con il proprio personale. Steward privati chiamati a controllare che, durante il weekend, non si superi il numero consentito di persone complessivamente presenti nell’area interessata dal provvedimento.
Un costo che dovrà essere sostenuto interamente dai gestori dei locali, già ampiamente provati dal lockdown e dalle consequenziali, ingenti perdite di fatturato.
Ai cittadini che vogliono godere di uno dei più bei luoghi di Civitavecchia senza avere intenzione di consumare pasti o bevande, invece, viene materialmente impedito il passaggio nel tratto di lungomare. Pertanto, famiglie e cittadini sono costretti a deviare la propria passeggiata e a transitare sugli stretti marciapiedi di Viale della Vittoria, col rischio di creare assembramenti ed ingorghi pericolosi sia per la sicurezza che per la salute.
Un’ordinanza assurda, quella del Sindaco leghista, che ancora una volta rende evidente l’incapacità di questa amministrazione di gestire la cosa pubblica.
Sarebbe stato più giusto, e sicuramente più logico, addivenire ad un compromesso tra la giusta tutela delle attività commerciali del Pirgo e il sacrosanto diritto dei cittadini di godere di quel tratto di città, senza essere obbligati a consumare cibi o bevande in alcuni, specifici locali.
È necessario rimarcare come il controllo delle disposizioni di sicurezza e di salute pubblica, adottate dalle istituzioni preposte, debba essere necessariamente garantito dalla polizia locale e dalle forze dell’ordine. A nostro parere, dunque, nella zona dovrebbero essere sempre presenti le forze di pubblica sicurezza col compito di vigilare affinché i commercianti e gli avventori dei locali ivi presenti rispettino le norme di sicurezza sanitaria e di distanziamento sociale, sanzionando, laddove fosse necessario, chiunque si ostinasse a perseguire comportamenti inadeguati e pericolosi per la salute di tutti.
Siamo sicuri che il Sindaco avrebbe potuto trovare soluzioni meno strampalate, magari attraverso un confronto costruttivo con le forze di opposizione e con le associazioni di categoria.
I commercianti, di certo, non hanno bisogno di ulteriori aggravi economici e burocratici.
Invece di assumere certe, improbabili decisioni, il Sindaco dovrebbe ascoltare il grido di allarme degli esercenti e cercare di assecondarne le sacrosante richieste.
L’unica cosa che è riuscita a fare questa “sgangherata” giunta, per contro, è stata la sostanziale privatizzazione di un’area pubblica di pregio assoluto.
Un capolavoro insomma. Chapeau! “