Nella vicenda piscicoltura c’è un elemento che dovrebbe far preoccupare nel momento in cui rivela, senza timore di smentita, la caratura di chi occupa le poltrone di palazzo del Pincio.
Durante la seduta di conferenza dei servizi di luglio 2019, l’assessore Magliani si è presentato con un “parere” redatto da un funzionario del Comune.
Il parere in questione è favorevole all’impianto. L’assessore lo lascia agli atti della conferenza e quindi, benché lui non lo sappia, lo fa suo: diventa la posizione del Comune. Il silenzio assenso, al netto di quanto scritto dalla Tosini, non si forma dopo una o due sedute, ma alla fine del procedimento. Quindi il Comune di Civitavecchia, con l’amministrazione Tedesco, è a tutti gli effetti favorevole con prescrizioni.
Il problema è che quel “parere” non è un vero parere, ma soltanto un documento interno inviato da un tecnico al proprio dirigente in data 20 giugno 2017 e che si riferiva al progetto precedente a quello che ha in questi giorni ottenuto l’autorizzazione. Tale documento è stato poi superato dalle osservazioni che circa un mese dopo, il 17 luglio 2017, sono state prodotte dall’amministrazione M5S ribaltandone le conclusioni, dichiarando il progetto non utile ad ottemperare alla prescrizione VIA di TVN e richiedendo una procedura di assogettabilità a VIA alla Regione Lazio (la VIA non è procedimento che può avviare il Comune, cara consigliera Attig!) e poi modificato nell’attuale stesura. Nel frattempo pare che l’assessore Magliani abbia incontrato gli esponenti di alcune associazioni cittadine preoccupate a cui, sembra, abbia dato ampie rassicurazioni sul fatto che avrebbe bloccato il progetto.
Invece a luglio cosa fa l’assessore? Deposita un “parere” positivo vecchio di due anni, che era stato cestinato e che si riferisce ad un vecchio progetto.
Come è stato possibile? Chi e perché è andato a raccattare nel cestino quel vecchio documento?
Quindi due sono le cose: o Magliani ha portato in conferenza (esprimendo così la posizione del Comune) qualcosa che non ha neanche letto; oppure lo ha letto ma non avendogli nessuno fornito un parere negativo (e non essendo stato in grado di scriverselo da solo) ha portato l’unica cosa che era riuscito a rimediare non si sa come.
Rimaniamo assolutamente preoccupati di quello che combinerà questa amministrazione durante la procedura di riconversione della centrale TVN.
Prima di incappare in altri “inconsapevoli” danni, sarebbe il caso che il sindaco Tedesco dotasse la sua giunta di un assessore all’ambiente in grado di affrontare le decisive sfide ambientali che si parano nel prossimo futuro di Civitavecchia.
Gruppo consiliare M5S