Rimaniamo allibiti e sconcertati dinanzi alla perniciosa inutilità dell’attuale assessore all’ambiente, l’Avv. Manuel Magliani.
Ci riferiamo ovviamente, all’approvazione dello scellerato progetto di impianto off-shore di piscicoltura che sorgerà dinanzi la Frasca.
Durante l’ultima seduta della Conferenza di servizi concernente l’impianto in oggetto, infatti, l’Avv. Magliani non ha fatto altro che confermare quanto scritto nel documento indirizzato al dirigente Ing. Gaetano Pepe e firmato dal R.U.P. (responsabile unico del procedimento) Dott.ssa Annalisa Baldacci.
Confermando tale relazione, l’Assessore ha di fatto espresso parere favorevole (anche se con prescrizioni) alla realizzazione del progetto in questione.
Questo ominoso piano, è opportuno ricordarlo, prevede la realizzazione, su una superfice marina di 150 ettari, di 3 moduli di ancoraggio progettati per ospitare ciascuno 12 gabbie galleggianti, per un totale di 36 gabbie del diametro di 30 metri ciascuna.
L’impianto off-shore di piscicoltura sarà posizionato a poche decine di metri dalla Zona Speciale di Conservazione (ex SIC, sito di interesse comunitario) recentemente rideterminata dalla Regione Lazio. Inoltre si insedierà lungo la direzione delle correnti predominanti nord-sud con ovvio impatto negativo per la ZSC stessa, derivante dall’accumulo di sostanze organiche sia alimentari che fecali.
Innegabilmente le colpe per l’approvazione di questo progetto, che contribuirà in modo esiziale alla definitiva devastazione del nostro territorio, devono essere suddivise per “quota parte” anche con la passata amministrazione. Infatti, dopo aver “condonato” trecento milioni ad ENEL nell’attualizzazione dell’Aia, l’amministrazione Cozzolino verrà ricordata per aver imprudentemente affidato un assessorato tanto importante ad un soggetto che, pur autodefinendosi “ambientalista”, ha ritenuto opportuno disertare i lavori della Conferenza di servizi. In tale sede, all’evidenza, l’ex Ass.re Manuedda avrebbe potuto e dovuto agire in difesa dei civitavecchiesi e promuovere con fermezza la necessità di tutelare il patrimonio paesaggistico rappresentato dalla Frasca.
Di certo, però, le colpe, peraltro esigue, dell’amministrazione pentastellata non cancellano quelle dell’attuale Assessore all’ambiente Magliani né, tantomeno, giustificano un tale, ingiustificabile contegno.
Noi di Onda popolare, con i nostri rappresentanti regionali e locali, ci siamo sempre battuti per la salvaguardia della Frasca. Lo abbiamo fatto con concreti atti amministrativi e documenti politici che hanno portato a riconoscere la Frasca come monumento naturale.
Pertanto chiediamo al Sindaco, persona che abbiamo combattuto politicamente in campagna elettorale, ma a cui riconosciamo grande onestà intellettuale, di sollevare urgentemente l’Avv. Manuel Magliani, attuale assessore all’ambiente, dal proprio incarico amministrativo per manifesta incapacità.
Avanziamo tale richiesta non certo per meri scopi elettorali o vagamente politici, ma al solo ed esclusivo fine di salvaguardare l’interesse generale e la salute della nostra Collettività.
Un’opposizione forte e decisa al progetto di piscicoltura off-shore è ad oggi ancor più necessaria: la Città, unita, deve contrastare con assoluta fermezza tale progetto e al contempo esigere, nel più breve tempo possibile, la completa dismissione della centrale a carbone di Torre Valdaliga nord e la bonificazione dell’area. In tal modo, infatti, si aprirebbe finalmente la possibilità di realizzare uno sviluppo concreto e sostenibile, improntato al turismo ed alla fruibilità di una zona tanto pregiata sotto ogni aspetto.”
CONSIGLIO DIRETTIVO di ONDA POPOLARE