Si è tenuto oggi a Civita Castellana, presso la sede del Centro ceramica in Via Flaminia, il workshop organizzato da Unindustria dal titolo “Premi di risultato e welfare come leve di sviluppo anche per le PMI”, quinto appuntamento del ciclo di incontri promossi dall’associazione dedicati al welfare aziendale. Gli incontri hanno l’obiettivo di illustrare alle imprese i vantaggi offerti dalle più recenti evoluzioni normative.

Dopo i saluti di apertura di Stefania Palamides, presidente Unindustria Area territoriale di Viterbo, e di Gerardo Iamunno, presidente Comitato Piccola industria di Unindustria, parola a Sergio Saggini, presidente Comitato Piccola industria di Viterbo. A seguire gli interventi di Arturo Maresca, docente di diritto del lavoro all’università La Sapienza di Roma, Marco Strafile, tax partner studio tecnico tributario e societario Deloitte, Marcello Orifici, direttore Area lavoro di Unindustria e Francesco Riccio, Unindustria partecipazioni. Conclusioni affidata a Lucia Valente, assessore al Lavoro della Regione Lazio.

Unindustria – Unione degli industriali di Roma Frosinone Latina Rieti e Viterbo – e Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto un accordo per facilitare tutte le imprese, specie quelle di minori dimensioni, ad introdurre retribuzioni collegate ai risultati aziendali e quindi usufruire, se ricorrono i requisiti della variabilità e dell’ incrementalità, dei benefici fiscali e contributivi previsti dalla Legge di Stabilità 2016, la cui applicazione è stata  ulteriormente ampliata nella legge di Stabilità 2017 di recente approvata. In base a tale accordo anche le imprese prive di rappresentanza sindacale potranno erogare premi di risultato aziendale e sviluppare l’adozione di forme di salario variabile collegato a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, per migliorare la competitività aziendale e il benessere dei lavoratori.

Secondo quanto sottoscritto nell’accordo territoriale le imprese già iscritte ad Unindustria o che, non associate, le daranno mandato, potranno beneficiare del regime di detassazione per i premi di risultato, istituiti anche senza accordo aziendale, con un’imposta sostitutiva del 10% sulle erogazioni fino a 3mila euro ai dipendenti con reddito fino a 80mila euro, elevabili a 4.000 se c’è il coinvolgimento dei lavoratori, secondo quanto previsto dalla recentissima Legge di Stabilità.

 “C’è stata una significativa partecipazione all’incontro, vuol dire che il tema è sentito dalle aziende – afferma Stefania Palamides, presidente Unindustria Area territoriale di Viterbo – soprattutto dalle Pmi. La nostra associazione si dimostra attenta alle loro esigenze e sa fornire risposte concrete su ogni tema che le riguarda”. “Quando si pensa al welfare – dichiara Sergio Saggini Presidente del Comitato Piccola Industria di Unindustria – l’immaginario va quasi automaticamente alle grandi aziende mentre si pensa che le Pmi facciano troppa fatica ad attivare strumenti di welfare aziendale per questioni non solo economiche ma anche organizzative. Eppure i vantaggi sono tanti, la sottoscrizione dei recenti accordi ci facilita e il welfare dovrà essere in futuro sempre più valorizzato come leva strategica di gestione delle risorse umane per le imprese, anche e soprattutto Pmi”. L’assessore Lucia Valente ha invece annunciato che “è in programma un bando da 1 milione di euro per sostenere il welfare aziendale e per aiutare imprenditori e famiglie a migliorare la qualità del lavoro. Con l’avviso regionale, di prossima pubblicazione, contiamo di raggiungere 130 imprese, fino a 5 mila lavoratori e un centinaio di consulenti”.

Unindustria inoltre si sta attivando per studiare la soluzione più idonea da proporre alle aziende per agevolare l’erogazione degli strumenti di welfare ai propri dipendenti.

 

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