CIVITAVECCHIA – “Il PNRR (Piano Nazionale Resistenza e Resilienza) rappresenta, come è noto, una occasione imperdibile per rilanciare il nostro Paese dal punto di vista sociale ed economico ma molto rilevante potrebbe essere l’impatto anche sul nostro territorio.
Si tratta di una opportunità che, per planare concretamente, ha però necessità che si determinino condizioni che, a nostro modo di vedere, sono, nella nostra città, coperte da una sostanziale genericità che sarebbe utile, nell’interesse della comunità spazzare via. Al netto dei progetti che riguardano Civitavecchia ma non sono gestiti direttamente dalla Amministrazione Comunale avvertiamo, in relazione alle specifiche competenze di quest’ultima, una sensibile imprecisione e una preoccupante lentezza.
Vi sono almeno tre questioni che andrebbero affrontate con serietà. La prima, senza dubbio, risiede nella governance; la seconda nel pieno e consapevole coinvolgimento di tutte le parti; la terza nella trasparenza degli atti relativi ai progetti finanziati o da finanziare con fondi PNRR.
Innanzitutto, sarebbe opportuno che l’Amministrazione Comunale svolgesse con autorevolezza, visione e consapevolezza del fine da raggiungere il ruolo che gli è proprio. Al momento tale funzione non ci pare venga assolta nel modo migliore e comunque eventuali azioni sono coperte da una insufficiente informazione.
La seconda questione attiene al coinvolgimento delle parti; tanto delle forze sociali, quanto delle forze politiche di opposizione. L’impressione è che una serie di incontri programmati, per fornire indicazioni e attivare iniziative comuni, siano tra loro scomposti e, anche in questo caso, privi di un dialogo che coinvolga tutti, nello stesso tempo, in modo efficace.
L’ultima questione è forse la più significativa. Si tratta di avere pubblica cognizione di una trasparente e dettagliata informazione sui progetti che sono oggetto di interventi finanziari e, sopra ogni cosa, della divulgazione di un crono programma che indichi, senza il fumo della propaganda, cosa si intende realizzare. Le buone intenzioni andrebbero quindi accompagnate con l’indicazione dell’avvio dei lavori e della loro conclusione. La nostra ansia deriva dal fatto che come è noto, ad oggi, eventuali realizzazioni devono terminare entro il 2026. Non si vorrebbe assistere, anche in questa circostanza, ad annunci ai quali non seguono i fatti. Inutile aggiungere che, come abbiamo sempre dichiarato, ci rendiamo disponibili, a svolgere il nostro ruolo, ad di là della appartenenza, nel superiore interesse della nostra città”.
Il Partito Democratico e il Gruppo Consiliare di Civitavecchia