CIVITAVECCHIA – Con il referendum del 2 giugno 1946 l’Italia ha scelto di essere una Repubblica. Una scelta coraggiosa, decisa, vitale, la prima consultazione, insieme alle elezioni amministrative sempre del 1946, che vide il voto femminile
L’Italia di settantotto anni fa era in ginocchio e divisa. Oggi è forte e protagonista sulla scena internazionale.
Il referendum ha dato al popolo italiano la possibilità di scegliere il proprio futuro; la Costituzione, la cui stesura iniziò nello stesso mese di giugno, ha consolidato questa scelta in un documento che garantisce libertà, democrazia, diritti civili e diritto di voto a suffragio universale, suo fondamentale attributo.
A tutto questo si giunse a prezzo di gravi sacrifici: il 2 giugno rappresenti quindi un momento di riflessione sui valori fondanti la Costituzione repubblicana e sia occasione per rendere omaggio a coloro che hanno combattuto per la libertà del Paese ma anche all’impegno quotidiano di donne e uomini che rendono vivi ed attuali quei valori.
Ad essi dobbiamo i decenni di convivenza civile e di prosperità, per essi abbiamo superato i momenti più difficili e violenti della storia repubblicana.
E ci siano di guida anche oggi, nelle guerre ai confini del nostro Paese e nel navigare un mondo che ha dismesso la cooperazione per una competizione imbarbarita.
Solo rispettando i valori della Costituzione repubblicana, ognuno di noi sarà garante del benessere e della libertà anche degli altri.
L’ambizione che coltivo è quella di spingere Civitavecchia ed i suoi cittadini a diventare motore di progresso, di innovazione, di buone pratiche nel solco della tradizione che ci è stata tramandata, anno dopo anno, dai nostri concittadini che hanno scelto la forma repubblicana, per sottolineare gli ideali di democrazia e libertà che ci guidano ancora oggi e ci guideranno nelle generazioni a venire.
Abbiamo il dovere di tramandare, anche attraverso le iniziative pubbliche, questa tradizione e questi valori affinché le nuove generazioni ne coltivino l’importanza, affinché i giovani possano portare alto il testimone della Libertà.
Viva Civitavecchia, viva la Repubblica, viva l’Italia.