“Il tavolo permanente sul lavoro deciso recentemente dall’Amministrazione comunale ci sembra una misura opportuna per tentare quel rilancio dell’economia che da tempo anche noi andiamo sostenendo. Una strategia d’assieme, innescata da una sorta di stati generali del lavoro ci sembra indispensabile per contrastare una crisi occupazionale così lunga, profonda e lacerante come è quella che attraversiamo, per ribaltare una tendenza negativa che presenta ormai tutti gli aspetti della recessione.
E’ nostro convincimento che il comune sia anzi tenuto a farsi promotore di una iniziativa del genere, non perché esso sia istituzionalmente imprenditore, ma perché ragioni di utilità pubblica gli impongono, in determinate situazioni, di svolgere appieno un suo ruolo di pianificatore, regolatore e promotore dell’attività economica. L’ente locale deve però presentarsi a questo tavolo provvisto di un suo piano finanziario ed esserne l’effettivo propulsore, coordinando gli interventi di tutti i partecipanti così da renderli veramente efficaci. Deve pretendere che le misure proposte e adottate non siano di facciata ma estremamente responsabili e concrete, tali da incidere sulle criticità della nostra economia. Ogni attore dovrà impegnarsi a realizzare i suoi precisi interventi così da ottenere a beneficio dei concittadini le prime positive risposte all’emergenza occupazionale.
In definitiva,  il punto centrale della questione è che l’intervento comunale deve assumere un carattere diverso da quello sperimentato sinora, deve essere esemplare, assumere le specifiche caratteristiche della mano pubblica che si adopera per prevenire nel limite del  possibile le situazioni di crisi, tutelare chi lavora, abbandonare proposte lesive della dignità del lavoratore come quelle della vertenza Helyos, che sinora possono essere assimilate ai comportamenti datoriali più deprecabili. Deve contribuire ad instaurare, con la sua azione e con i suoi impegni finanziari, quel clima di fiducia che è la prima condizione perché gli imprenditori tornino a scommettere anche sulle sorti di Civitavecchia. E perché la prima risorsa economica, che è costituita dal convinto sostegno dei cittadini, torni ad emergere, e a concorrere al buon risultato di ogni intrapresa”.

Lo ha comunicato il Coordinamento del POLO CIVICO Mauro Campidonico  Francesco Castriota  Alberto Villa.

 

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