I fatti dimostrano che la crisi economica che affligge Civitavecchia è divenuta ormai cronica e la reazione per contrastarla è purtroppo debole e confusa. Per quanto ci riguarda, andiamo sostenendo da tempo che la città deve affrontare unita in modo organico un problema di tale portata e dimostrare di avere compreso che la prosperità economica di una località deriva da un mix di fattori in cui rientrano l’utilizzo delle opportunità offerte dalla posizione geografica, l’attrattiva esercitata dal territorio, il livello culturale della popolazione, le strategie di sviluppo adottate, la bontà delle attività impiantate, il dinamismo e la capacità degli attori della politica locale, la professionalità e la serietà imprenditoriale. In conclusione, soltanto operando con criteri appropriati, dialogando con tutti sulle scelte da privilegiare e pervenendo quindi ad un’intesa sulle linee guida dell’auspicato sviluppo si può avere la certezza di una solida ripresa.
Per questo abbiamo apprezzato il comunicato di Federlazio e Lega Coop che in ordine al futuro dell’impianto termico della nostra città si dichiarano entrambi disposti a lavorare in sinergia con Enel per dare la risposta migliore per ciò che attiene l’avvenire di TVN. E’ chiaro – e pure condivisibile – che le due rappresentanze vorrebbero però l’azienda elettrica propensa a rimodulare la sua proposta di centrale a gas e a individuare soluzioni apprezzabili anche sul piano occupazionale confrontandosi col mondo del lavoro. Perché se si sottovaluta quest’ultimo aspetto si rischia di impoverire la città e di creare in essa le stesse profonde lacerazioni verificatesi in precedenti occasioni.
Per superare questa sfida c’è bisogno di unità, e di una capacità progettuale che non si limiti all’immediato ma guardi anche al dopo: dobbiamo cioè sapere cosa accadrà a breve, cosa fra cinque, dieci e venti anni. In breve, occorre essere lungimiranti. Perché la città può e deve migliorare sotto tutti gli aspetti a patto che si accantonino i rispettivi pregiudizi e si marci tutti insieme verso l’obiettivo della ripresa economica. I sindacati, dei quali abbiamo apprezzato la dichiarazione, le forze politiche, l’amministrazione locale e quella regionale, le imprese e in primo luogo l’Enel debbono lavorare tutti insieme alla costruzione di un progetto modulabile sulle caratteristiche del territorio e rispondente alle attese di questa città che tanto ha dato e tanto si aspetta di ricevere.
Alla dichiarazione di disponibilità delle menzionate associazioni di categoria si sono unite, pur con posizioni diverse ma tuttavia con una chiara apertura al confronto, sigle sindacali e soggetti politici, così da far sperare – come vivamente auspichiamo – che il fronte del dialogo si allarghi per diventare quanto più possibile rappresentativo delle aspettative della città e quanto più utile ai fini della ripresa economica.
Il coordinamento del POLO CIVICO