“E’ stato oramai formalizzato, e con un’ampia motivazione, l’abbandono del movimento 5 Stelle da parte della Riccetti. Riguardo i successivi approdi politici della suddetta, che conserva la carica di presidente del consiglio comunale, non è dato prefigurarli, ma le notazioni cui danno adito ci lasciano sin da ora perplessi
Richiamano infatti – ma con interpretazioni discutibili – il noto concetto della posizione super partes che deve assumere chi presiede un organo rappresentativo, soprattutto se di carattere politico. E’ un ruolo sicuramente delicato, in cui devono sommarsi correttezza e terzietà; obbiettivi ovviamente difficili da conseguire.
Ora, se a questo punto si intende obiettare che l’adesione del presidente del consiglio ad un qualsiasi gruppo consiliare – pure se sprovvisto di una qualificazione ideologica o programmatica omogenea – possa comunque pregiudicarne l’equidistanza,  si deve ammettere che trattasi di una considerazione che interviene in ritardo. Infatti l’imparzialità si sarebbe potuta garantire sin dall’inizio attraverso le dimissioni della Riccetti dal suo movimento all’atto stesso dell’assunzione della carica “.

Lo ha comunicato il Coordinamento del POLO CIVICO Mauro Campidonico  Francesco Castriota  Alberto Villa.

 

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