“Civitavecchia da decenni paga un prezzo altissimo in termini di inquinamento e di condizioni sanitarie per avere una centrale a carbone ENEL sul proprio territorio solo parzialmente compensato dall’occupazione lavorativa per il comprensorio. La notizia del ricollocamento di 97 lavoratori da Tor Valdaliga Nord è un duro colpo sulla città e la rappresentazione dell’assoluta mancanza di pianificazione e sopratutto di interesse per la collettività da parte dei vertici di ENEL, che in nome del profitto hanno causato un danno ambientale e sanitario di immani dimensioni ed inoltre mandano in mezzo alla strada quasi cento famiglie. Inoltre, come se già tutto questo non bastasse fanno ricorso contro il decreto del Ministero dell’Ambiente che impone l’uscita dal carbone alla fine del 2025, perché non gli sembra ancora arrivato il momento di far uscire Civitavecchia da una situazione che riporta più agli scenari inglesi da prima rivoluzione industriale che a quell’eccellenza e sostenibilità che l’azienda propugna nei propri messaggi pubblicitari.
Sono vicino ai lavoratori, alle loro famiglie e all’amministrazione di Civitavecchia che, come sempre, farà il possibile per correggere le storture causate da un ospite che, anche grazie alle precedenti amministrazioni compiacenti, si sente ormai il padrone della città.
Ricordiamo che la Regione Lazio è il soggetto che deve portare avanti il così detto “Accordo Quadro relativo alle iniziative per la tutela della salute, dell’ambiente e lo sviluppo territoriale nell’area della Centrale ENEL di Torrevaldaliga Nord” che prevedeva l’individuazione e la realizzazione di iniziative in quattro campi ben specifici: tutela della salute e dell’ambiente, sviluppo economico territoriale dell’area, promozione delle fonti energetiche rinnovabili, ricerca ed innovazione, formazione scientifica e professionale, sviluppo dell’imprenditoria del territorio e sicurezza sula lavoro, ma che ad oggi nulla purtropppo è stato fatto.
Faccio mia la giusta richiesta del sindaco Antonio Cozzolino di investire sulla formazione e riqualificazione dei lavoratori ENEL e portare avanti un processo di pianificazione socio economica del territorio che sia finalmente responsabile e che non lasci la città indifesa quando finalmente l’ultimo pezzo di carbone sarà bruciato nella centrale.
Lo dichiara Devid Porrello, Consigliere M5S Lazio e Vicepresidente del Consiglio Regionale.
Devid Porrello Consigliere M5S e Vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio
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