Il 17 ottobre sarà una data fondamentale per il futuro del Porto di Civitavecchia.
Parafrasando una celebre frase di Garibaldi, possiamo affermare che:“Qui si fa il Porto o si muore”.
Nel Comitato di Gestione convocato per giovedì, infatti, si deciderà il futuro dello nostro scalo, di centinaia di lavoratori e di tutta la città.
E’ il momento delle scelte e del coraggio. Da una parte c’è la strada che porta allo sviluppo ed all’occupazione, dall’altra invece quella che porta alla distruzione definitiva dei traffici merci con la conseguente perdita di tanti posti di lavoro.
Con queste poche righe facciamo quindi un appello ai vertici dell’Autorità di Sistema Portuale ed ai membri del Comitato di Gestione affinché non facciano cadere nel vuoto le tante, forse troppe, grida di allarme e sofferenza che in questi ultimi anni sono partite dal cluster portuale e dai sindacati.
Auspichiamo, inoltre, ma di questo ne siamo convinti, che anche la Regione si faccia parte attiva in questa vicenda e quindi nello sviluppo futuro, anche infrastrutturale, del nostro scalo portuale.
Pertanto, non solo noi della Compagnia Portuale Civitavecchia, ma anche tutte le imprese portuali compresa ovviamente CFFT, aspettiamo la decisione che metta la parola fine alla famigerata “guerra delle banane” consentendo quindi la movimentazione della merce containerizzata sulle banchine ad uso pubblico n.25 sud e n.24, secondo equità, logica e soprattutto buon senso.”
Enrico Luciani