In violazione delle rigide norme esistenti a tutela dell’ambiente, e senza alcun senso civico, un privato cittadino ha creduto di liberarsi di alcuni rifiuti ingombranti abbandonandoli all’interno del porto di Civitavecchia, come se si trattasse di un’area di discarica.
L’attività investigativa del nucleo nostromi della Capitaneria di porto e dell’organizzazione di security portuale è, però, riuscita in breve tempo con l’ausilio del sistema di videosorveglianza portuale a risalire al proprietario del veicolo che aveva così maldestramente creduto di farla franca.
Oltre ad aver imposto la rimozione direttamente a carico del responsabile dell’illecito ambientale, è stata elevata a carico del trasgressore individuato una sanzione amministrativa da 600 euro.
Stupisce che, ancor oggi, c’è chi ritiene di poter ricorrere a metodi “alternativi” piuttosto che rivolgersi a centri autorizzati per lo smaltimento dei rifiuti, ma l’episodio conferma che all’interno del porto non esiste certamente alcuna zona franca e queste condotte – su cui sempre è massima l’attenzione della Guardia Costiera – portano sempre a conseguenze ben più pesanti del risparmio che si credeva di realizzare.