Porto, il sindaco scrive all’Adsp: “vanno mantenuti sia gli impegni che i posti di lavoro”
La situazione occupazionale all’interno del porto e l’attuazione dell’accordo di massima per le compensazioni al Comune di Civitavecchia sono i temi di una lettera che il Sindaco Ernesto Tedesco ha inviato al Presidente dell’Autorità di sistema Portuale, Francesco di Majo. “pur comprendendo che la crisi ha radici lontane ed è soggetta purtroppo anche ad eventi imprevedibili, come gli ultimi gi
La situazione occupazionale all’interno del porto e l’attuazione dell’accordo di massima per le compensazioni al Comune di Civitavecchia sono i temi di una lettera che il Sindaco Ernesto Tedesco ha inviato al Presidente dell’Autorità di sistema Portuale, Francesco di Majo. “pur comprendendo che la crisi ha radici lontane ed è soggetta purtroppo anche ad eventi imprevedibili, come gli ultimi giorni stanno dimostrando, la situazione che mi viene rappresentata richiede da parte mia alcune riflessioni ed altrettante domande. Faccio mia, in tal senso, la preoccupazione che mi arriva dall’ambito portuale sul fronte dell’occupazione. Numerosi sono i settori, come del resto puntualmente riportato anche dalle cronache cittadine, dai quali giunge l’allarme circa il rischio che lavoratori di vari comparti stanno correndo. Alle conclamate difficoltà del settore cantieristico e di quello delle merci, si aggiungono le situazioni di incertezza sollevate in altri settori, quali mobilità e sicurezza, e come da Lei stesso sollevato in una recente comunicazione, il phase-out del carbone. Il combinato disposto di queste vicende potrebbe creare un vero e proprio tsunami a livello occupazionale, con centinaia di posti di lavoro messi a rischio, proprio quando invece ci sarebbe bisogno nuove fonti di sviluppo e quindi di impiego. È per questo che non mancherò di rapportarmi con le parti coinvolte, alle quali intendo dare tutta la disponibilità per ascoltarle e per verificare iniziative comuni volte a salvaguardare i dipendenti delle varie attività”.
Il primo cittadino ha continuato: “Al contempo, devo anche registrare che la percezione di un immobilismo non proficuo sia ingenerata anche in relazione ad altre vicende che riguardano da vicino il Comune di Civitavecchia. In tal senso, rilevo con dispiacere che dopo la sentenza del Consiglio di Stato sui rapporti tra l’Amministrazione e l’Adsp, cui era seguito un accordo di massima per i primi investimenti da porre in essere sul territorio, non si è proceduto oltre. Alta è invece l’esigenza di mettere in campo compensazioni dell’attività portuale alla città che, come ipotizzato, potrebbero concretizzarsi sia in opere marittime a difesa delle nostre coste spesso colpite dalle mareggiate che in opere infrastrutturali ed ambientali che possano alleviare gli effetti dei traffici connessi allo scalo che hanno evidenti conseguenze sulla città”.
Tedesco ha perciò concluso: “mi aspetto da un lato che l’Autorità di Sistema Portuale partecipi a questa amministrazione le problematiche emerse e la situazione occupazionale nello scalo e dall’altro che possa in tempi brevissimi dare seguito agli impegni e alle ipotesi di accordo sopra indicate”.
Contestualmente, è stata anche inviata una lettera, a firma dello stesso Tedesco e del Vicesindaco Massimiliano Grasso, al ministro dei Trasporti Paola De Micheli e al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, in cui si esprime preoccupazione per la situazione occupazionale del porto e si chiede un intervento specifico sull’area di crisi di Civitavecchia.
orni stanno dimostrando, la situazione che mi viene rappresentata richiede da parte mia alcune riflessioni ed altrettante domande. Faccio mia, in tal senso, la preoccupazione che mi arriva dall’ambito portuale sul fronte dell’occupazione. Numerosi sono i settori, come del resto puntualmente riportato anche dalle cronache cittadine, dai quali giunge l’allarme circa il rischio che lavoratori di vari comparti stanno correndo. Alle conclamate difficoltà del settore cantieristico e di quello delle merci, si aggiungono le situazioni di incertezza sollevate in altri settori, quali mobilità e sicurezza, e come da Lei stesso sollevato in una recente comunicazione, il phase-out del carbone. Il combinato disposto di queste vicende potrebbe creare un vero e proprio tsunami a livello occupazionale, con centinaia di posti di lavoro messi a rischio, proprio quando invece ci sarebbe bisogno nuove fonti di sviluppo e quindi di impiego. È per questo che non mancherò di rapportarmi con le parti coinvolte, alle quali intendo dare tutta la disponibilità per ascoltarle e per verificare iniziative comuni volte a salvaguardare i dipendenti delle varie attività”.
Il primo cittadino ha continuato: “Al contempo, devo anche registrare che la percezione di un immobilismo non proficuo sia ingenerata anche in relazione ad altre vicende che riguardano da vicino il Comune di Civitavecchia. In tal senso, rilevo con dispiacere che dopo la sentenza del Consiglio di Stato sui rapporti tra l’Amministrazione e l’Adsp, cui era seguito un accordo di massima per i primi investimenti da porre in essere sul territorio, non si è proceduto oltre. Alta è invece l’esigenza di mettere in campo compensazioni dell’attività portuale alla città che, come ipotizzato, potrebbero concretizzarsi sia in opere marittime a difesa delle nostre coste spesso colpite dalle mareggiate che in opere infrastrutturali ed ambientali che possano alleviare gli effetti dei traffici connessi allo scalo che hanno evidenti conseguenze sulla città”.
Tedesco ha perciò concluso: “mi aspetto da un lato che l’Autorità di Sistema Portuale partecipi a questa amministrazione le problematiche emerse e la situazione occupazionale nello scalo e dall’altro che possa in tempi brevissimi dare seguito agli impegni e alle ipotesi di accordo sopra indicate”.
Contestualmente, è stata anche inviata una lettera, a firma dello stesso Tedesco e del Vicesindaco Massimiliano Grasso, al ministro dei Trasporti Paola De Micheli e al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, in cui si esprime preoccupazione per la situazione occupazionale del porto e si chiede un intervento specifico sull’area di crisi di Civitavecchia.