La crisi dei traffici aggravata dal Covid-19. Tidei e Cavallari: dall’Autorità di sistema serve un cambio di passo.
Di Majo, la ricreazione è finita. E con la fase 2 “serve un cambio di passo”. L’avviso (di sfratto) arriva da Marietta Tidei e Enrico Cavallari, capigruppo rispettivamente di Italia Viva e Gruppo Misto in consiglio regionale.
“Abbiamo presentato una mozione al Consiglio regionale volto a definire una strategia compiuta e ad ampio raggio sul presente e sul futuro del porto di Civitavecchia.
Le attività principali del porto, basate sul traffico crocieristico e passeggeri, sono state messe a dura prova dalla crisi Covid e lo saranno ancora nei mesi a venire. Serve un cambio di passo, che passa da azioni concrete e da mettere in campo il prima possibile, coinvolgendo la Regione”, scrivono Tidei e Cavallari nella nota congiunta.
“Il porto risente di un’impostazione squilibrata e che va raddrizzata”, aggiungono. “Le misure adottate dal Governo con il decreto Rilancio vanno necessariamente implementate.
Con la mozione chiediamo l’impegno della Giunta regionale a sollecitare la consegna del Piano di sviluppo strategico della Zona logistica semplificata da parte dell’Autorità portuale, ma anche di attivarsi presso il Governo per estendere i benefici previsti per le Zone economiche speciali, come ad esempio il credito di imposta.
Ma serve ancora di più, a iniziare dall’adottare al più presto una Memoria di Giunta che rappresenti la visione politica della Regione Lazio, di lungo periodo, programmatica e strategica. E poi bisogna agire presso l’Autorità Portuale affinché l’azione per il rilancio del porto e dei suoi traffici sia più decisa ed incisiva, caratterizzata da minori incertezze, ritardi e ripensamenti, sia nell’attuazione dei progetti in essere, sia nella riprogrammazione delle risorse disponibili visto il nuovo scenario. Bisogna agire e farlo subito”, concludono Tidei e Cavallari.