POSSIAMO CAMBIARE NOI STESSI? (Rubrica a cura di Alessandro Spampinato)
Se sottoposta a variazione di temperatura o di pressione o di entrambe queste grandezze la materia possiede la capacità di poter trasformare il suo stato fisico. Le trasformazioni da uno stato fisico a un altro vengono chiamate “passaggi di stato”. Un cubetto di ghiaccio lasciato a temperatura ambiente si trasforma rapidamente in acqua liquida; allo stesso modo riscaldando la cera di una candela questa inizia a fondere; persino il ferro se riscaldato ad alte temperature diventa liquido. Questi sono tutti esempi di passaggi di stato. Si possono ottenere passaggi di stato della materia anche attraverso variazioni di pressione. Se proviamo, infatti, a fare fuoriuscire il combustibile liquido di un accendino, questo, a causa della diminuzione di pressione, si trasforma in gas. Si possono avere i seguenti passaggi di stato: fusione: è il passaggio dallo stato solido a quello liquido;
evaporazione: è il passaggio dallo stato liquido a quello aeriforme; ebollizione: è il passaggio tumultuoso dallo stato liquido a quello aeriforme; condensazione: è il passaggio dallo stato aeriforme (vapore) allo stato liquido; liquefazione: è il passaggio dallo stato aeriforme (gas) allo stato liquido; solidificazione: è il passaggio dallo stato liquido allo stato solido; sublimazione: è il passaggio dallo stato solido allo stato aeriforme, ad esempio la naftalina e lo iodio; brinamento: è il passaggio dallo stato aeriforme allo stato solido, ad esempio il vapore acqueo.
Ma la materia non è soltanto quella fisica. Anche la mente e le emozioni, sia per i loro correlati fisiologici sia per la legge psicosomatica, subiscono questi passaggi di stato le cui conseguenze ricadono sulla nostra salute psicofisica e sulla qualità della nostra vita. Pensiamo alla variabile pressione. Quante volte ci è capitato di sentirci schiacciati dagli impegni, dalle responsabilità o dalle altre persone, colleghi o parenti. I nostri pensieri e le nostre emozioni, a causa dell’aumento di pressione, si sono materializzati, concretizzati, si sono fatti pratici e pesanti, rabbia, collera, ira, vendetta, paura con i loro pensieri di violenza o fuga. Ma, allo stesso modo, alleggerendosi la pressione, magari partendo per una vacanza e incontrando persone che ci sorridono e ci fanno divertire o vedendo qualcosa di naturale come un paesaggio carico di colori e di vita, i nostri stati emotivi e i nostri pensieri si sono fatti aeriformi, leggeri, contemplativi, belli e astratti. Ma c’è anche l’altra variabile che produce passaggi di stato: il calore. Anche in questo caso ci è sicuramente successo, almeno una volta nella vita, di sentirci soli al mondo o abbandonati, senza neanche un amico o un conforto da nessuno. Tutto si è fatto pesante, concreto, freddo e arido come la terra. Ma quando ci siamo innamorati o ci siamo sentiti accolti, riconosciuti e coccolati dagli amici allora ci siamo sentiti leggeri, felici, come “in paradiso” o “su una nuvola”. Questo calore è dato dall’amore.
In natura questi passaggi sono spontanei e casuali. In laboratorio, invece, i ricercatori cercano di controllare le variabili di calore e pressione per ottenere volontariamente questi passaggi di stato. Ma forse, se ci pensiamo bene, noi siamo il nostro laboratorio e gli scienziati al tempo stesso di noi stessi. Possiamo ragionevolmente pensare di poter intervenire volontariamente sulla materia di cui siamo fatti interiormente per ottenere passaggi di stato della nostra coscienza e del nostro composto psicofisico. Le tecniche di ipnosi e di autoipnosi che si usano in psicoterapia, il training autogeno e le tecniche di rilassamento, i sogni diurni indotti e controllati, sono tutti strumenti di lavoro per trasformare la nostra materia mentale, emozionale e fisica. Se al controllo delle variabili pressione e calore interiori, attraverso queste tecniche, ci aggiungiamo un percorso esperienziale e conoscitivo di noi stessi, quale la psicoterapia, allora questo processo di trasformazione della materia da pesante e concreta ad aeriforme e leggera diventa possibile. L’uomo tormentato, nevrotico e malato può trasformare se stesso in un uomo sano e realizzato, consapevole e libero pur vivendo in questo mondo fisco e in questa società umana che sembra aver perso l’orientamento e la bussola.
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