Potenziamento dell’hub portuale di Civitavecchia, approvata la project review

Di Majo (AdSP): “Adesso importanti i fondi del Recovery Fund”.

 

Approvata la project review dei progetti inerenti la realizzazione di opere per il potenziamento dell’hub portuale di Civitavecchia, secondo stralcio delle opere strategiche riguardanti il prolungamento dell’antemurale Cristoforo Colombo e l’apertura a sud del porto storico per un valore di oltre 120 milioni di euro da appaltare entro due anni.

Con una imponente project review, ovvero revisione ​della progettazione per conseguire risparmi di spesa, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale è riuscita a rimodulare al ribasso il quadro economico iniziale delle suddette opere che ammontava a circa 250 milioni di euro arrivando praticamente a dimezzarlo. La nuova progettazione prevede un quadro economico di spesa di circa 68 milioni di euro per il prolungamento della banchina 13 dell’antemurale Cristoforo Colombo, circa 43 milioni di euro per il nuovo accesso al bacino storico e altri 10 milioni di euro per il collegamento tra il molo Vespucci e l’antemurale.

“E’ fondamentale – spiega il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo – riuscire ad intercettare i fondi del Recovery Fund affinché queste opere così importanti per il rilancio del sistema portuale e logistico laziale possano essere avviate già a partire dal 2021 e completate nei successivi due/tre anni. Ma su questo siamo particolarmente fiduciosi. Le schede progettuali che abbiamo inviato al MIT nel mese di agosto, segnatamente alla Struttura Tecnica di Missione, per ottenere ulteriori contributi a fondo perduto a valere sul Recovery Fund per un valore complessivo di circa 830 milioni di euro, sono state redatte tenendo conto degli obiettivi europei e nazionali e dell’orizzonte temporale di realizzazione dei progetti stessi, come richiesto dalla Commissione Europea. La selezione dei progetti è stata operata in coerenza con quanto il Governo ha già stabilito nell’ultimo Allegato Infrastrutture al DEF, in cui sono stati individuati i progetti infrastrutturali portuali prioritari e, quindi, meritevoli di ottenere contributi statali. E il Governo ha ritenuto prioritari diversi progetti infrastrutturali del porto di Civitavecchia anche in ragione delle loro ricadute per la portualità nazionale. Tra questi figurano proprio quelli appena approvati in project review. Per questo risultato non posso non ringraziare il Dirigente dell’Area Tecnica, ing. Maurizio Marini, l’ing. Giuseppe Solinas e tutti i collaboratori per l’impegno profuso e la professionalità che, in ogni circostanza, continuano a dimostrare”.
Tra le tre opere in questione, riconosciute dal MIT come prioritarie per lo sviluppo del Paese, la prima a partire all’ottenimento dei fondi statali, sarà quella che prevede il prolungamento di ulteriori 400 metri dell’antemurale Cristoforo Colombo al fine di aumentare la sicurezza della navigazione all’imboccatura portuale e all’ingresso della darsena servizi, dove, allo stato, si presentano situazioni di criticità per determinati stati ondametrici particolarmente gravosi. Inoltre, l’ulteriore allungamento della diga foranea consentirà di limitare il down time per gli ormeggi delle banchine più a nord, in particolare gli accosti 25, 26, 27 e 28, favorendo così il loro utilizzo in sicurezza, nonché del nuovo pontile n. 2 della Darsena Traghetti, in fase di ultimazione. L’opera rappresenta un forte segnale di ammodernamento e aumento della sicurezza dello scalo che prelude alla ripresa dei traffici incentivando tutte quelle attività che gli ruotano attorno, direttamente e indirettamente. Quindi, oltre al settore turistico-ricettivo delle crociere, anche quello dei collegamenti delle Autostrade del Mare, nonché dei traffici merci in generale. Nel contempo, viene stimolata la coesione sociale e territoriale derivante dalla riattivazione dei traffici marittimi tra i porti comunitari del bacino del Mediterraneo (Civitavecchia/Barcellona/Marsiglia/Pireo ecc.), del Nord America e del Nord Africa (Tunisia).
Viene nel contempo favorita la produzione legata ai consumi di molti settori industriali, tra i quali in particolare vanno annoverati i traffici in export delle auto in polizza di FCA (collegamenti settimanali con il Nord America – Baltimora ed Halifax) operati da Grimaldi nello scalo.  Le altre due opere, riguardanti il nuovo accesso marittimo portuale a sud dello scalo, risultano fondamentali per il potenziamento della viabilità interna portuale e per i collegamenti di ultimo miglio (intermodalità), e porteranno, con la separazione del porto storico da quello commerciale, importanti ricadute sia in termini ambientali che di sicurezza stradale interna, nonché in termini di tutela di un’area sensibile, quale è il porto storico, di elevato interesse storico-artistico e culturale, apportando anche vantaggi in termini di maggiore sicurezza della navigazione e positivi riflessi sul waterfront urbano di interazione porto-città.