Premio dell’Università Bocconi al progetto di cohousing della ASL Roma 4
Si è svolto lunedì 20 giugno, presso l’Università Bocconi a Milano, l’evento conclusivo del percorso iniziato con il bando “Valore pubblico, la Pubblica amministrazione che funziona” che SDA Bocconi, in collaborazione con le testate del gruppo Gedi, ha lanciato con il patrocinio del ministro per la Pubblica amministrazione, Anci e Upi. Al convegno, dopo i saluti istituzionali degli organizzatori, sono intervenuti il Prof. Giovanni Valotti della Bocconi, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ed il Direttore di Repubblica Maurizio Molinari. Il tema su cui ci si è confrontati è stato “lezioni della pandemia per il cambiamento della pubblica amministrazione”
Alla conclusione del convegno, la Prof. Marta Barbieri della Bocconi ha presentato i vincitori del premio “Valore Pubblico”, esempi virtuosi delle Pubbliche Amministrazioni nel Paese. I premi sono stati consegnati dal Ministro Brunetta e dal Prof. Valotti.
Tra le pubbliche amministrazioni che sono state premiate, si è distinta la ASL Roma 4, diretta dalla Dott.ssa Cristina Matranga, con il progetto “Cure sanitarie, co-housing e inclusione sociale di persone con disagio psichico e sociale”, nato dalla collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e gli Enti Locali. Il premio è stato ritirato dal Direttore Sanitario, dr.ssa Carmela Matera e dal responsabile del progetto Dr Massimo Magnano San Lio. Le motivazioni del premio, nel settore “Diversità e Inclusione”, sono da ricondurre all’innovatività del progetto, alla promozione dell’inclusione di soggetti fragili ed alla collaborazione tra amministrazione pubblica ed associazioni del terzo settore. Quello della collaborazione è stata una delle caratteristiche necessarie messe in luce per una pubblica amministrazione che vuole incidere.
Grazie al progetto di co-housing della asl Roma 4 le persone con disturbi mentali e senza risorse familiari hanno l’opportunità di vivere in piccoli nuclei, da due a sei persone, in normali appartamenti situati in zone centrali delle città, fornite da servizi commerciali e prossime ai servizi sanitari territoriali, quotidianamente sostenuti da operatori sociosanitari e volontari nelle attività della vita quotidiana sia dentro che fuori casa. Gli ospiti delle convivenze sono presi in carico dal Dipartimento di Salute Mentale (DSM), dal Servizio per le Dipendenze (SerD) e dal Servizio Disabilità Adulti. Fondamentale è il supporto del medico di medicina generale. Lo scopo è quello di creare una rete per vincere l’isolamento e la marginalità riscoprendo il valore della persona, prima vera risorsa del progetto.
Grazie al protocollo d’intesa tra Sant’Egidio, ASL e Comune si sono ufficializzate le convivenze protette. Si è creato un possibile modello di residenzialità leggera. I servizi territoriali del DSM e del SerD ne hanno incoraggiato lo sviluppo, perché rispondenti al bisogno sociale delle persone fragili prese in carico dai servizi, consentendo di attuare progetti individualizzati di maggiore efficacia.
Dal 1° ottobre 2012 ad oggi gli ospiti delle 12 convivenze protette nella ASL Roma 4 sono stati complessivamente 52. L’età media degli ospiti è di 46,4 anni. I luoghi di provenienza principali sono riconducibili alla strada, dove le persone vivevano in condizione di senza dimora, e strutture residenziali psichiatriche di varia tipologia, dove le persone residenti del territorio della ASL soggiornavano da periodi lunghi, superiori a quelli previsti per la riabilitazione, per mancanza di risorse sociali. Altri ospiti sono arrivati da casa propria dove vivevano in condizioni di solitudine e degrado, dal carcere, dal reparto psichiatrico ospedaliero Diagnosi e Cura e dalla REMS.
“Alcune storie degli ospiti sono emblematiche di un grande cambiamento, come quella di Teo, un senzatetto molto conosciuto a Civitavecchia e Santa Marinella, che per tanti anni ha fatto di uno spicchio della via Aurelia in prossimità dell’entrata del porto turistico la sua residenza. Dalla strada Teo cercava di comunicare con tutti gli automobilisti manifestando il suo bisogno e la sua voglia di relazione. Oggi Teo è un ospite felice della convivenza protetta e cerca di essere utile in tutte le situazioni. La storia di Teo, come quella di tanti, è l’esempio che tutto può cambiare e rinnovarsi” ha dichiarato Massimo Magnano.
“Le Pubbliche Amministrazioni sono chiamate ad un grande cambiamento per guidare il Paese in un tempo difficile. Solo grazie alla sinergia tra enti è possibile realizzare progetti come questo, in grado di compiere una vera ed efficace assistenza socio sanitaria. Questo premio rende merito al grande lavoro svolto da Asl, Comune e Comunità di Sant’Egidio” ha dichiarato il direttore generale della Asl Roma4 Cristina Matranga.