Privilege. Codacons vuole costituirsi parte civile nel processo

Un’udienza tecnica, quella di questa mattina, relativa alla vicenda del cantiere Privilege Yard. Dall’ex amministratore delegato Mario La Via all’ex direttore amministrativo Antonio Battista, passando per il perito della banca: sono diversi i soggetti indagati dalla Procura che dovranno rispondere di una serie di reati relativi al fallimento del cantiere per la costruzione di megayacht all’interno del porto, a partire chiaramente dalla bancarotta fraudolenta. Ieri, davanti al giudice Filocamo, ai pm Migliorini e Piloni, agli avvocati difensori, si è provveduto esclusivamente a stilare un calendario delle prossime udienze: quella del 6 giugno dedicata alla costituzione delle parti e all’affidamento di una perizia, per poi passare a settembre, per le discussioni delle parti.

Intanto il Codacons, già costituito nei processi di Banca Etruria, è pronto a fare lo stesso anche in questo procedimento.

Stamattina infatti i legali dell’associazione dei consumatori erano presenti in aula per assistere una azienda cantieristica locali che vuole costituirsi parte civile nel processo.

«È vergognoso – hanno spiegato dal Codacons – che il simbolo della corruzione sia ancora nel porto di Civitavecchia dopo 10 anni. Dopo l’acquisto dello scheletro arrugginito del P430 da parte della società maltese, e la successiva asta andata recentemente deserta per la vendita del cantiere, ci auguriamo che il presidente dell’Adsp Francesco Maria Di Majo, scaduti i termini di proroga dell’utilizzo del cantiere, saprà intimare il trasferimento immediato del ferrovecchio altrove».

(Fonte: www.etrurianews.it)