“MEZZA SALA” VINCE L’AUDIENCE AWARD AL “12 MONTHS FILM FESTIVAL”
IL REGISTA: “IL RINASCIMENTO DELL’ARTE DEVE PARTIRE DALLA SCUOLA”.
Primo gradino del podio per “Mezza Sala” (Light Dim), il cortometraggio firmato da Barbato De Stefano, Docente di Lettere dell’Istituto Professionale di via Federici, ma anche affermato attore e regista. “Mezza Sala” (insieme a “Sala Buia”), era stato proiettato in anteprima, nei giorni scorsi, all’Alberghiero di Ladispoli.
Il “12 Months Film Festival” è una competizione cinematografica internazionale, che ogni mese assegna un premio alle migliori opere provenienti da tutti i continenti. “Mezza Sala” si è appena aggiudicato l’Audience Award. Soddisfatto e felice il regista di “Mezza Sala”: “Ho saputo ieri della vittoria. – ha dichiarato – Desidero festeggiarla a Napoli e quindi ho pensato di organizzare una serata il prossimo 18 febbraio: ci ritroveremo tutti in Piazzetta San Barbato a Cicciano. Grazie a coloro che mi hanno sostenuto e votato. Ringrazio anche gli alunni di Ladispoli per il loro supporto e per aver apprezzato il mio cortometraggio che racconta il disagio dell’arte, ma anche il disagio di chi vorrebbe manifestare la propria passione e non riesce per mancanza di strutture idonee in un Paese apparentemente meraviglioso”.
Nei prossimi giorni, “Mezza Sala” verrà proiettato all’ Università La Sapienza di Roma. A partire da Marzo, inizierà una tournée di proiezioni in tutta Italia dove Barbato racconterà il dramma, il disagio e l’imbarazzo dei Cinema e dei Teatri italiani abbandonati. “Da qualche anno purtroppo – ha affermato Barbato De Stefano – i luoghi di cultura vengono spesso utilizzati per altre attività (Supermercati, parcheggi, centri scommesse). La mia battaglia ha il fine di riportare la cultura nei luoghi di cultura, ridonando loro quella vita che qualcuno ha voluto sottrargli. Voglio dare il mio contributo a quel Rinascimento dell’arte, che deve partire dal basso, dai territori, dai cittadini e, perché no?, anche e soprattutto dalle scuole”.
Barbato De Stefano è attore di teatro, ma anche volto di diverse serie televisive. Fu Massimo Ranieri – ama ricordare – a notarlo a Milano e a spingerlo verso l’ “arte del palcoscenico”: “Fu come un raggio di luce, mi guardai dentro, ebbi modo di riflettere, e così provai a fare sul serio”. Scuola di teatro, corsi di dizione, tesi di laurea su Massimo Troisi: “Trovai un manoscritto dedicato a sua madre, dal nome “Rimpianto”, feci un’analisi testuale, volevo creare qualcosa di diverso che fosse realmente apprezzato, giocai un po’ sulle parole, scrissi del “Poeta Massimo”, utilizzando il doppio significato del nome”. Molte le opere scritte e dirette da Barbato De Stefano. Sicuramente tutti i tifosi del Napoli (il famoso esercito dei sei milioni di “patiti” della maglia dal colore azzurro, sparsi nel globo) conoscono l’inno trascinante scritto da De Stefano per la squadra partenopea: “Napoli vincente”. Girato nel 2011 nella Galleria Umberto I di Napoli, il video ha coinvolto lo stesso autore e altri 150 artisti, aggiudicandosi il Premio “Special Award” per la regia.
Barbato De Stefano ha ricoperto vari ruoli importanti nella Compagnia Italiana di Operetta, nella Compagnia di Corrado Abbati e nella Compagnia di Edoardo Guarnera, riscuotendo un grande successo di pubblico con il personaggio di Sigismondo nell’operetta “Al cavallino bianco”. Per la televisione ha preso parte al cast di produzioni come “Sotto Casa”, la nona stagione di “Incantesimo”, la terza di “Provaci ancora Prof” e “La nuova squadra”, su RaiTre, “Don Matteo 7” su Raiuno e “La Ladra” su RaiUno. Ha collaborato come assistente alla regia di Vincenzo Salemme per “La vedova allegra” e “Bello di papà”.
“Mezza Sala” è dedicato a tutti gli artisti e gli artigiani del palcoscenico (ballerini, musicisti, cantanti, professori d’orchestra, ma anche macchinisti, elettricisti, fonici, truccatori). Girato al Teatro ‘Sala San Nicola’ di Blera, in provincia di Viterbo, è il secondo di una trilogia iniziata nel 2008 con “Sala Buia” (vincitore del Premio regia al Pistoia Corto Film Festival). E’ in concorso per il Premio David di Donatello 2017 ed è in finale negli Usa per il Los Angeles CineFest 2017. Inoltre è stato finalista in altri Festival: Puerto Madero International Film Festival in Argentina, Cuneo Film Festival, Festival Corto Corrente. “Il mio cortometraggio – racconta Barbato De Stefano – si sviluppa in un unico respiro dove si alternano suoni e immagini attraverso le quali ho voluto ricostruire l’orrore di quello che noi giovani artisti viviamo e il dramma che i nostri figli sono destinati a vivere. L’arte è di tutti e deve essere accessibile a tutti. Ho voluto avvalermi del linguaggio cinematografico per porre in risalto questa grave colpa della nostra comunità nazionale e mondiale, poiché ritengo che l’unico modo veramente efficace di opporsi ad una leggerezza che inaridisce il pensiero ed il senso civico dell’uomo sia appunto mostrare, far vedere attraverso la dinamicità dei suoni e delle immagini in movimento l’esperienza ‘sinestetica’ della mediocrità umana”.