QUANDO E’ LO STESSO MIBACT A METTERE I BASTONI TRA LE RUOTE DEL TURISMO

L’Associazione Agilo prende atto del rinvio dell’approvazione dell’Intesa tra Stato e Regioni relativamente agli standard professionali e formativi e le modalità di accesso alla professione di Guida turistica.
Un’intesa che avrebbe dovuto essere approvata tre giorni fà, il 21 dicembre, ma che improvvisamente è stata rinviata in seguito alla richiesta del Ministro Franceschini di maggiore tempo per un ulteriore approfondimento, per una “pausa di riflessione”.
La cosa preoccupante è che l’improvvisa decisione del Ministro, il cui mandato è comunque quasi giunto a scadenza dovendosi d’ora in poi occupare di normale amministrazione, sia scaturito più che da una seria riflessione, dalle pressioni esercitate da alcune Associazioni di Guide Turistiche contrarie ad ogni modernizzazione della professione e all’apertura del mercato turistico solo per una mera questione di conservazione di casta e di privilegi.
Possono infatti un articolo di giornale e qualche post sui social (alcuni dei quali imbarazzanti con un dirigente del Ministero che rassicura un rappresentante di un’associazione ancora prima di informare i rappresentanti delle regioni!) bloccare un iter in piedi da mesi e che ha coinvolto decine di sigle associative arrivando alla stesura di un testo condiviso dalla maggior parte di esse?
Non resta che pensare ad una motivazione “elettorale”, alla necessità del Ministro di non inimicarsi una lobby dal sapore antico e dal peso sopravvalutato, (s)travolta dalle decisioni del Tar Lazio prima e dal Consiglio di Stato poi.
Ora si chiede un decreto d’urgenza, quando un lavoro di mesi non è bastato, e per questo la nostra Associazione chiede che qualunque atto venga posto in essere, in un momento in cui il Governo dovrebbero limitarsi all’ordinaria Amministrazione, venga comunque condiviso con tutte le Associazioni Nazionali di categoria.
Da sempre siamo stati favorevoli ad una legge di riordino dell’intero settore delle professioni turistiche, materia del quale deve occuparsi il Parlamento e non un Governo in scadenza ed in difficoltà, probabilmente troppo sensibile alle pressioni.
Auspichiamo quindi che il blocco di un percorso che avrebbe finalmente portato a standard formativi e modalità di accesso alla professione uniformi su tutto il territorio nazionale, sia solo un intoppo temporaneo in attesa che il nuovo Parlamento si insedi.
Il rinvio dell’Intesa non può sfociare in un atto di imperio del Governo non condiviso con le associazioni di categoria, ed in tal caso la nostra associazione, memore dei successi già ottenuti contro il Ministero dei beni culturali vigilerà affinché i diritti delle guide abilitate vengano rispettati e le possibilità di accesso alla professione sottratte alla discrezionalità delle singole Regioni e delle pressioni di soggetti ancorati ad un passato ormai quasi dimenticato.

AGILO
(ASSOCIAZIONE NAZIONALE ACCOMPAGNATORI GUIDE E INTERPRETI TUTRISTICI)