Il lavoro dei nostri medici e infermieri è una preziosa risorsa, la fase due ci vede in ripresa, ma non dobbiamo dimenticare il nostro passato più prossimo: il lavoro molto spesso estenuante dei professionisti che per proteggere il paziente e contenere il virus, hanno sacrificato anche la loro vita privata.
A seguito dell’appello Simeu che invita a considerare la medicina d’urgenza come un bene pubblico da difendere, la Direzione Aziendale della Asl Roma 4 vuole ringraziare tutti i professionisti della medicina d’urgenza che si sono adoperati allo stremo delle forze per la sicurezza di tutti noi. Un grazie particolare al Dott. Susi primario del Pronto soccorso e al Dott. Di Gennaro, ma davvero, il ringraziamento va a tutti, indistintamente.
“Non dobbiamo abbassare la guardia” specifica Quintavalle “La fase due ha portato con sé una ventata di libertà che tutti aspettavamo, la speranza della ripresa e di ricominciare. Ma non bisogna dimenticare che siamo appena usciti dalla fase 1 e che il virus non è stato debellato. Il lavoro dei professionisti sanitari che lavorano nei Pronto Soccorso degli ospedali italiani continuano a svolgere un lavoro fondamentale per la gestione anche della fase 2. Una fase 2 che non è un tornare come prima, ma attivare percorsi sicuri per evitare un ulteriore diffondersi del contagio.
Non dimentichiamo che la nostra salute e quella dei nostri cari  è ciò che abbiamo di più prezioso, e che in Pronto Soccorso ci sono professionisti votati a salvaguardarla. Sempre, emergenze sanitarie o normale amministrazione, il nostro sistema sanitario protegge la nostra salute e gli angeli, gli eroi in corsia che hanno riemepito le pagine dei giornali nella fase uno, sono sempre angeli, sempre eroi, ogni volta che indossano il loro camice per entrare nel loro ruolo.”
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