Ci risiamo. Dopo 3 anni di nulla la Giunta delle Revoche torna alla carica con una delle revoche più discussa: quella del servizio di raccolta differenziata porta a porta.
Il servizio, iniziato negli ultimi mesi della nostra amministrazione, partì subito molto bene toccando dopo appena pochi mesi importanti percentuali di circa il 75% di rifiuto differenziato.
Questo, oltre ai risvolti positivi sul lato ambientale, ha inoltre comportato notevoli risparmi alla collettività visto che ad oggi uno degli aspetti più onerosi nella gestione dei rifiuti è quella parte che riguarda il rifiuto indifferenziato che va portato a spasso per la Regione Lazio fra trattamento e conferimento in discarica.
La gestione della porta a porta in questi anni è stata pessima: nessun controllo, nessuna assunzione regolare ma un eccessivo uso di lavoro interinale nel silenzio dei sindacati, affitto di nuovi mezzi al posto di quelli acquistati con i fondi di Città Metropolitana, nessuna campagna comunicativa degna di nota nel sensibilizzare la popolazione sull’importanza ambientale, economica e di decoro in una gestione più oculata della raccolta.
Ora, dopo 3 anni e mezzo di totale sciatteria, si ripropone una soluzione fallimentare: le eco-stazioni. Questo sistema, come già vissuto da numerose realtà italiane, ha percentuali di differenziazione del rifiuto decisamente minori che la porta a porta. Gli eventuali risparmi che si avranno quindi nel personale saranno annullati dai maggiori costi di gestione dell’indifferenziato. Per non parlare di decoro: già immaginiamo, sperando di non essere facili profeti, che le eco-stazioni saranno difficili da manutenere e che alcuni civitavecchiesi non tarderanno nel tornare alla triste usanza del “lancio della busta”.
La nostra speranza è che questa incapace amministrazione non riesca nel suo progetto: se lo dovesse realizzare, non vediamo neanche un solo motivo per cui essere ottimisti.
Gruppo consiliare M5S