Radioterapia a Civitavecchia, Floccari: “Un progetto che va avanti da oltre due anni”
L’uso strumentale che in questa campagna elettorale si sta facendo di un tema così delicato mi costringe a mettere in chiaro alcuni aspetti, attorno ai quali ho mantenuto fino ad oggi il più stretto riserbo nel rispetto dell’attività della ASL e degli imprenditori privati che si sono mostrati interessati all’idea di realizzare un Centro di Radioterapia a Civitavecchia.
I tanti cittadini civitavecchiesi che debbono sottoporsi a radioterapia, in conseguenza di quelle malattie oncologiche così frequenti nei nostri territori, debbono infatti affrontare la trasferta a Roma o a Viterbo, oltre a subire i sintomi e la sofferenza legati alla malattia oncologica. Offrire loro un servizio di qualità a pochi chilometri da casa è quindi una delle nostre priorità, che riduce la fatica della cura e non aggrava il sistema sanitario di costi, che sono già sostenuti in strutture distanti da Civitavecchia.
Già nel 2016 la Amethyst, una multinazionale che ha sedi in Francia, Polonia e Romania, ha proposto alla nostra Amministrazione la realizzazione con fondi privati di un Centro di Radioterapia, da convenzionare col Sistema Sanitario Regionale, chiedendoci supporto nel proporsi alla Direzione Generale della ASL ed alla politica regionale. Ci siamo ovviamente prestati con entusiasmo e sia il Dr Quintavalle, Direttore Generale della ASL, che il Consigliere De Paolis si sono immediatamente resi disponibili ad un colloquio, supportando da subito l’idea, cosicché la stessa Amethyst ha iniziato a sondare la possibilità di realizzare il Centro negli stessi locali di via Pecorelli che la ASL stava valutando.
Ho curato personalmente la vicenda sino a quando il Dr Quintavalle non se ne è fatto completamente carico, coadiuvato dal Direttore della UOSD Oncologia. Per delicatezza ed al fine di evitare inopportune intromissioni ho quindi scelto di seguire a distanza l’evolversi della vicenda.
Sono certo che il Dr Quintavalle confermerà la sua legittima intenzione di portare il servizio all’interno dell’ospedale, affidandolo mediante una manifestazione pubblica di interesse: una posizione che condivido pienamente. L’Amethyst è stata quindi invitata ad attendere un bando che sono certo la ASL non tarderà ad emanare, dopo aver fermato l’iniziativa di un privato già determinato a realizzare.
Questa Amministrazione, che a suo tempo si è già spesa per ottenere l’apertura della UOSD di Oncologia, sta seguendo la gestazionedella Radioterapia senza clamori né strumentalizzazioni, come è giusto che sia tra gentiluomini.
Attendiamo ora i tempi della Regione, più che della Asl, che a questo punto ha quindi in mano il cronometro che definirà quando questo progetto diverrà realtà.
Fulvio Floccari
Consigliere comunale