Recovery Plan, 120 milioni per il porto di Civitavecchia
Il presidente dell’AdSP Musolino: “Un risultato complessivamente positivo che ci consentirà di avere le risorse necessarie per completare una vera e propria trasformazione del porto, che inciderà positivamente anche per la città e il territorio del futuro”.
Dal Fondo complementare al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) arrivano 120 milioni di euro per il porto di Civitavecchia.
Nel Fondo sono stanziate risorse che verranno utilizzate dall’AdSP per la crescita sostenibile del network dei Porti di Roma e del Lazio, nel rispetto dei criteri di rilevanza, efficienza, efficacia, impatto e sostenibilità definiti dall’Unione Europea nel Piano Next Generation EU.
In particolare, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile ha stanziato per il porto di Civitavecchia, in attesa dei passaggi ulteriori per la effettiva concretizzazione dei finanziamenti, nell’ambito del Recovery Plan, 120 milioni di euro suddivisi tra i seguenti progetti: 10,10 milioni per il ponte di collegamento con l’antemurale; 26,65 milioni per il II lotto di prolungamento della banchina 13 dell’antemurale; 43,25 milioni per l’apertura della bocca a sud dello scalo, con il nuovo accesso al bacino storico, e 40 milioni di euro per il cold ironing, ossia per l’elettrificazione di alcune banchine del porto di Civitavecchia per alimentare le navi in sosta, permettendo di spegnere i motori.
“Si tratta di un risultato comunque positivo – commenta il presidente dell’AdSP Pino Musolino – che, insieme ai 69 milioni di euro già ottenuti per l’ultimo miglio ferroviario, ci consentirà di avere le risorse necessarie per effettuare una vera e propria trasformazione del porto, che inciderà profondamente e positivamente anche sulla città e il territorio circostante. Con questi interventi andremo infatti a gettare le basi per programmare quello che potranno diventare Civitavecchia ed il territorio nel futuro, sia per quanto concerne i flussi turistici che per l’organizzazione della logistica a supporto dei nuovi traffici portuali. Il tutto in un disegno complessivo di crescita e sviluppo sostenibile del porto, e più in generale di tutta l’area che gravita attorno a Civitavecchia e all’alto Lazio”.