Il no della commissione l’ultima chicca dei Verdi gialli alla guida del Pincio.

E rimane il nodo Enel: la SPA fa come gli pare, dove sono i No Coke?

Si apre un 2017 che è destinato a lasciare il segno sulla vita politica e non solo della città di Civitavecchia. Perché dopo due anni di chiacchiere, di dare la colpa sempre al passato, i salvatori della patria, i movimentisti che “sputavano” sui soldi Enel e poi con la SPA sono andati a trattare in tutto segreto, saranno chiamati ad affrontare tutta una serie di temi che non sono più rinviabili. In una città che non offre speranze per il futuro, la prima o meglio ultima chicca regalata è stata la bocciatura del referendum sul forno crematorio da parte della commissione guidata dal segretario comunale Cordella, dopo che il consiglio comunale aveva fatto passare il via libera alla consultazione popolare. Ma secondo un film già visto, ecco il no della commissione in cui ha il suo peso forte proprio quel segretario comunale che sembra avere voce forte nei meccanismi della Giunta guidata da Antonio Cozzolino. Una bocciatura che ha avuto come risultato di risvegliare dal torpore la città e che porterà il caso Civitavecchia anche in Senato. Ma a parte questo, la chiusura sul forno crematorio è l’ennesima chiusura del fortino grillino nei confronti della città e anche di rottura di una parte della base di quel movimento grillino che era nato con quel altri propositi. Perché tranne il cerchio dei pochi eletti che continuano a sposare il suicidio politico quotidiano della Giunta, la parte critica del movimento, quella che in passato non ha indossato altre casacche, le distanze le ha già prese. Si prospettano mesi difficili, a partire dai mancati introiti già messi nel carniere e che non arriveranno nella casse comunali. E per finire, rinnoviamo l’invito a rivolgersi a Chi l’ha visto. Ma i No Coke, che fino a due anni fa inondavano le redazioni con comunicati contro Enel, dove sono finiti? Adesso il carbone, improvvisamente, non fa più male, cattive erano solo le precedenti amministrazioni? Attendiamo notizie fiduciosi, dai paladini di un ambientalismo che, i fatti lo dimostrano, era fin troppo politicizzato.

 

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