Regione Lazio, in Consiglio il convegno “Costruiamo l’Europa insieme
Dal Trattato di Maastricht alle elezioni europee 2024″. L’evento organizzato dalla commissione Affari europei per diffondere i valori comuni della cittadinanza europea. Hanno partecipato gli studenti dei licei “Guglielmotti” e “Democrito”.
ROMA – Il Consiglio regionale del Lazio ha ospitato la prima giornata di formazione e informazione “Costruiamo l’Europa insieme. Dal Trattato di Maastricht alle elezioni europee 2024”, organizzata dalla Commissione consiliare Affari Europei e internazionali nell’ambito delle iniziative programmate dalla II commissione per promuovere sul territorio regionale i valori comuni della cittadinanza europea, al fine di accrescere la comprensione del funzionamento dell’Unione e dei suoi organismi e di sensibilizzare i cittadini, in particolare i giovani, circa l’importanza delle prossime elezioni europee nel 2024. L’evento, presieduto dalla presidente della II commissione, Emanuela Mari, si è svolto nella sala Mechelli del Consiglio regionale e ha fatto registrare una larghissima partecipazione degli studenti del Liceo Statale “Padre Alberto Guglielmotti” di Civitavecchia e del Liceo Statale Classico e Scientifico “Democrito” di Roma.
È stata proprio la presidente Emanuela Mari ad aprire il convegno, sottolineando la ricorrenza trentennale del Trattato di Maastricht (1° novembre 1993) che, tra l’altro, ha consentito la libera circolazione dei cittadini all’interno dell’Unione europea. “In questi trent’anni – ha detto Mari – abbiamo assistito a una trasformazione dell’Unione europea, ora più vicina alle esigenze dei cittadini, con la libertà di movimento e la nascita del mercato unico. Un’Europa che offre tantissime opportunità soprattutto a voi giovani, per il vostro futuro”, ha aggiunto Mari rivolgendosi agli studenti.
Dopo l’introduzione della presidente della II commissione, è intervenuto il presidente del Consiglio regionale, Antonello Aurigemma, per portare i saluti istituzionali e per sottolineare l’importanza dell’Unione europea per le politiche di integrazione e di cooperazione. “Come diceva Paolo VI – ha detto Aurigemma – la politica è la più alta forma di carità, perché è al servizio delle persone più deboli e fragili o più svantaggiate. Oggi la presenza di tanti giovani a questo incontro è fondamentale per cercare di comprendere le istituzioni europee, il loro funzionamento e il loro ruolo strategico nel contesto attuale di globalizzazione e di crisi internazionali. Con l’aiuto della presidente della commissione affari europei, cercheremo il prossimo anno di organizzare anche un Consiglio regionale dei giovani, per rendere costanti questi incontri formativi”.
Valeria Fiore, Responsabile Comunicazione della Rappresentanza del Parlamento europeo in Italia, è intervenuta per spiegare agli studenti il funzionamento delle istituzioni europee e il ruolo importante che svolgono anche le Regioni nei processi legislativi. “Circa il 70 percento delle norme italiane derivano da disposizioni europee – ha detto Fiore – e per questo è molto utile partecipare ai processi democratici dell’Unione, a cominciare dalle elezioni per il Parlamento europeo”. A tal proposito, la dirigente europea ha ricordato l’appuntamento del 9 giugno 2024, quando i cittadini europei saranno chiamati alle urne per eleggere i 720 deputati del Parlamento continentale, 76 dei quali saranno italiani.
A testimoniare l’importanza dell’impegno civico e delle opportunità offerte ai giovani dall’Unione europea, è intervenuto Matteo Lori, giovane consigliere comunale di Mandela, piccolo comune della provincia di Roma (circa 900 abitanti) e membro del Belc (acronimo di “Building Europe with Local Councillors”, Costruire l’Europa con i consiglieri locali), la Rete europea dei rappresentanti politici locali. Gianmarco Caianiello (esperto di politiche europee per i giovani) ha invece spiegato agli studenti tutte le varie opportunità offerte ai giovani dalle istituzioni europee, sia per quanto riguarda lo studio all’estero e sia per le possibilità occupazionali, citando programmi come “Erasmus plus”, “Discover EU”, il “Corpo europeo di Solidarietà”, il Portale di reclutamento “Eures” e, per i tirocini, lo “Schuman Traineeship” e “Blue Book”.
Mario Leone, direttore dell’Istituto Studi Federalisti “Altiero Spinelli”, ha raccontato agli studenti il “ruolo emblematico nella memoria e nella storia della nascita dell’Unione europea” ricoperto dall’Isola di Ventotene, ricordata per il famoso “Manifesto” scritto da Spinelli ed Ernesto Rossi durante la prigionia nel carcere di Santo Stefano, primo progetto di un federalismo europeo. A tal proposito, Leone ha ricordato come ogni anno, a partire dal 1982, si tenga sull’isola un seminario sull’Europa, voluto fortemente proprio da Altiero Spinelli.
Sulle prossime elezioni del 2024 si è poi soffermato Dario Noschese, direttore del Centro Europe Direct della Città Metropolitana di Roma, mentre Valeria Raffaele (dirigente Affari Europei e Ufficio Europa della Regione Lazio) e Maurizio Sabatini (Responsabile Servizio Ufficio Europa) hanno spiegato agli studenti il ruolo della Regione Lazio nel quadro europeo, come avviene l’interlocuzione con le istituzioni continentali e come è organizzata la rete informativa delle iniziative europee sul territorio laziale. A tal proposito, Sabatini ha parlato di “101 uffici che mappano i fabbisogni dei territori e forniscono utili informazioni su finanziamenti, corsi di formazione, bandi e altre opportunità”.