ROMA – Si è tenuta ieri mattina (13 settembre) alla Pisana la “Sessione Europea” del Consiglio Regionale. Approvate la “Relazione informativa annuale della Giunta al Consiglio regionale sulle attività europee”, illustrata dell’assessore Giancarlo Righini, e con il voto favorevole anche delle opposizioni, la risoluzione presentata dalla Presidente della II Commissione Affari Europei e Internazionali, Emanuela Mari (FdI).

La risoluzione fissa i principi e gli orientamenti che indirizzeranno l’azione della Regione nel campo delle politiche europee di interesse regionale nei prossimi mesi, in particolare, impegna il Presidente e la Giunta regionale a perseguire cinque obiettivi prioritari: 1) Un Green Deal europeo; 2) Un’Europa pronta per l’era digitale; 3) Un’economia al servizio delle persone; 4) Promozione dello stile di vita europeo; 5) Un nuovo slancio per la democrazia europea.

“Le regioni – ha dichiarato Mari nel suo intervento – hanno un ruolo fondamentale nella costruzione dell’identità europea e nella promozione dei valori fondativi dell’Unione, perché insieme ai comuni sono le istituzioni più prossime ai cittadini. Una responsabilità che nel Lazio sentiamo particolarmente, in quanto siamo la regione che ha dato i natali ad Altiero Spinelli che insieme a Ernesto Rossi scrisse a Ventotene il “Manifesto” che ha gettato le basi del progetto di Europa libera e unita che ci ha regalato 70 anni di pace. Oggi però è mutato il contesto che ci circonda, è ineludibile l’esigenza di ripensare l’Unione, le sue politiche, le sue priorità, che non possono essere solo economiche, ma presuppone necessariamente un’anima politica. Questa Commissione e il Consiglio devono avere un nuovo e attivo ruolo in questa trasformazione. Siamo alla vigilia di due appuntamenti importanti, il trentesimo anniversario del Trattato di Maastricht che istituisce i valori fondanti dell’Unione, e le elezioni europee, decisive come mai nel passato, è necessario che la Regione metta in campo iniziative e progetti tesi a promuovere i valori costituenti della cittadinanza europea e l’importanza della partecipazione al voto, in particolare verso le nuove generazioni, perché vogliamo partire proprio dalle ragazze, dai ragazzi, perché l’Europa è la loro casa, il loro presente, il loro futuro.”

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