“Oggi, alla presenza del Presidente del Lazio Zingaretti, è stato illustrato all’Ifo il nuovo percorso per il paziente oncologico di efficientamento, accoglienza e umanizzazione dei processi. Premesso che l’Ifo è una struttura di eccellenza della nostra sanità e non solo, restiamo meravigliati che il Governatore parli di tematiche cosi delicate, quando il suo operato a tal riguardo in cinque anni è stato pressoché nullo. Ci riferiamo alle reti oncologiche: si tratta di un progetto che, nel rispetto dell’intesa tra Governo e Regioni del 2014, ha come obiettivo quello di puntare all’equità di cura, riducendo la disparità di offerta e incrementando gli standard di qualità. Beh, anche sulla realizzazione di queste reti, come già abbiamo affermato in passato, il Lazio è in netto ritardo, mentre altre regioni come Piemonte e Toscana sono in linea. Come già detto nei mesi scorsi, siamo indietro nonostante l’esistenza di un progetto a cui avevano partecipato centinaia di medici. In sintesi, manca integrazione tra territorio e ospedale. La regione ha individuato alcuni centri di eccellenza, ma ci sono difficoltà per i pazienti in fase avanzata, o iniziale, nel trovare delle reti in cui si erogano cure adeguate all’interno di percorsi, soprattutto in provincia.
Inoltre, anche il percorso per patologie come la mammella, all’interno di una tra le più grandi aziende ospedaliere d’Europa come l’Umberto I, è carente, tant’è che sono disattese le linee guida europee. Addirittura, manca il primario di oncologia da oltre cinque anni. A dimostrazione, quindi, di quanto sia evidente la mancanza di programmazione da parte della Regione, relativamente all’istituzione della rete oncologica ( e non solo), che potrebbe fornire un contributo utile sia ai pazienti che alle loro famiglie. Quindi, Zingaretti eviti chiacchiere inutili, vista la realtà”. Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio e vice presidente della Commissione Salute Antonello Aurigemma