Rifiuti, camion diretti in discarica: monta la protesta a via Terme di Traiano
da Civonline:
Un via vai continuo, a tutte le ore, dalle 6.30 del mattino e fino al pomeriggio. Un passaggio che il Comune aveva promesso di impedire e che invece prosegue senza problemi. I residenti di via Terme di Traiano sono esasperati. La presenza dei camion con rimorchio, con tonnellate di rifiuti diretti alla discarica di Fosso Crepacuore è diventata insopportabile e non più tollerabile. Per il rumore, per la puzza, per i danni provocati al manto stradale.
Eppure, ad inizio aprile, a seguito proprio dell’ordinanza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che disponeva il trasferimento di rifiuti anche a Civitavecchia, il sindaco Tedesco era stato fermo e deciso e scrivendo a Polizia, Polstrada, Carabinieri e Guardia di Finanza aveva chiesto “in considerazione dell’ulteriore volume che potrebbe generarsi a seguito dell’ordinanza regionale di autorizzazione al conferimento di rifiuti provenienti dal frusinate presso la discarica” di coadiuvare la Polizia locale nelle attività di monitoraggio e controllo, “anche al fine di prevenire possibili disagi per la viabilità cittadina e pericoli in termini di sicurezza stradale”. Questo per far rispettare le ordinanze sul traffico dei mezzi pesanti con maggiori controlli non solo su via Terme di Traiano, dove vige il divieto di transito per mezzi pesanti, ma anche su via delle Vigne, dove sussiste un limite di velocità di 10 km/h e il regime di senso unico alternato nel tratto più direttamente interessato negli anni passati da dissesto idrogeologico.
Ma evidentemente, come segnalano i residenti di via Terme di Traiano, qualcosa non ha funzionato. “Il passaggio dei camion è ingestibile – hanno tuonato – non si contano più i mezzi che transitano nella zona. All’andata, essendo carichi, limitano la velocità, ma al ritorno, una volta svuotati dei rifiuti, corrono rappresentando anche un pericolo in termini di sicurezza. Chiediamo che si possa evitare questo passaggio, che ci siano i controlli promessi, che si possano obbligare a percorrere un’altra strada, che non sia quella del centro città. Così è impossibile andare avanti: oltre al danno di ricevere i rifiuti extra comune, anche la beffa di avere decine di mezzi pesanti ogni giorno sotto casa”.